La Ricerca del DiDEC
Il “cuore” della ricerca del DiDEC è costituito dai diversi settori scientifico-disciplinari che sono rappresentati in esso e che trovano nel Dipartimento un terreno fertile anche di intrecci disciplinari e di progetti coinvolgenti sotto tematiche di interesse comune competenze differenziate, del giurista e dell’economista, dello studioso del diritto sostanziale e del diritto processuale, dello storico del diritto e dell’economista aziendalista.
All’interno del piano strategico del Dipartimento sono state così individuate quattro grandi aree di intervento, capaci di tagliare trasversalmente un po’ tutti i campi di ricerca dei singoli studiosi operanti presso il Dipartimento e ricordando che, soprattutto in ambito giuridico, la ricerca scientifica è ancora condotta prevalentemente in forma individuale, senza la costituzione di gruppi di ricerca formalizzati. Non va nascosta, del resto, la difficoltà di costituire un’adeguata massa critica di docenti del medesimo settore disciplinare o di settori scientifico-disciplinari affini, al fine di poter perseguire un’attività di ricerca di gruppo, come avviene per altri ambiti scientifico-disciplinari estranei all’area giuridica ed economica.
Molti dei lavori monografici dei giuristi del Dipartimento sono confluiti e confluiscono, nella tradizione degli studi giuridici, ma nel rispetto delle ormai consolidate procedure di referaggio, in Collane, come la Collana del DiDEC, pubblicata sino al 2020 con l’Editore Giuffrè di Milano, e dal 2020 con l’Editore Giappichelli di Torino. A partire dal 13/02/2024 la Collana del Dipartimento verrà pubblicata dalla casa editrice Giuffrè Francis Lefebvre Spa.
Altre Collane tematiche sono incardinate presso Centri di ricerca del Dipartimento, come la Collana “Le lingue del diritto”, diretta dalla professoressa Barbara Pozzo, la Collana “Sovranità, Federalismo, Diritti”, diretta dal professor Giorgio Grasso e la Collana Giappicchelli-Routledge, Laws and Economics in the Mediterranean Space diretta dal Prof. Alessandro Ferrari
Consulta il piano strategico
Le linee e i gruppi di ricerca
Nell’area economico-giuridica, una particolare importanza è stata data a temi riguardanti la tutela ambientale dal punto di vista giuridico, la valorizzazione del territorio e l’implementazione di strumenti quali-quantitativi per la valutazione delle politiche economiche in atto, particolarmente importanti alla luce dell'attuale crisi economica.
In tale scenario, la ricerca dipartimentale in quest’area ha per oggetto la stretta relazione esistente tra sostenibilità e ambiente, inteso sia da un punto di vista naturale che culturale, così come da un punto di vista economico-aziendale e giuridico. Infine, un’attenzione particolare è sempre più rivolta allo studio dei cambiamenti climatici e alla messa a punto di strumenti giuridici appropriati (a livello internazionale, europeo e nazionale) per sviluppare idonee politiche di mitigazione del fenomeno, così come di adattamento dei territori interessati.
SETTORI ERC:
SH2_1 Political systems, governance
SH2_4 Legal studies, constitutions, human rights, comparative law
SH7_5 Sustainability sciences, environment and resources
SH7_6 Environmental and climate change, societal impact and policy
SH7_7 Cities; urban, regional and rural studies
SH7_8 Land use and planning
Tutela dell’ambiente e transizione ecologica
L’area comprende linee di ricerca di taglio pubblicistico e privatistico, inclusive di approfondimenti storici e comparati.
Sul versante pubblicistico, lo studio converge in primo luogo sugli strumenti amministrativistici di salvaguardia e gestione del territorio e dell’ambiente, intesi come sistemi complessi, dominati dall’incertezza che, secondo l’impostazione consentanea alla transizione ecologica, impongono alle istituzioni un approccio evolutivo e adattativo.
Un’attenzione particolare è rivolta alla tutela giurisdizionale del diritto all’ambiente, alla responsabilità per danno ambientale, alla tutela penale dell’ambiente e alla cosiddetta climate change litigation, attraverso cui si intende indurre le istituzioni pubbliche a ulteriori sforzi nella riduzione delle emissioni di gas climalteranti. Il tema dei cambiamenti climatici non viene, però, trattato unicamente sotto l’aspetto della mitigazione, ma pure considerando le politiche di adattamento.
All’interno di un bacino tematico entro il quale dimensione pubblicistica e privatistica convergono e si intersecano stanno gli strumenti di mercato a tutela dell’ambiente (scambio di quote di emissione/diritti edificatori, pagamenti per servizi ecosistemici, etc…). Oltre che da una prospettiva giuridica, le politiche ambientali e di governo del territorio sono analizzate anche da un punto di vista dei loro impatti sociali ed economici.
Nell’area è attivo il centro di ricerca POLAMB, dedito allo studio delle politiche ambientali e territoriali.
Docenti afferenti:
- Valentina Erminia Albanese – Ricercatore
- Emanuele Boscolo – Professore ordinario
- Maurizio Cafagno – Professore ordinario
- Sebastiano Citroni – Professore associato
- Stefano Fanetti – Ricercatore
- Giorgio Grasso – Professore ordinario
- Valentina Jacometti – Professore ordinario
- Carmela Leone – Professore associato
- Paolo Lepore – Professore associato
- Chiara Perini – Professore ordinario
- Barbara Pozzo – Professore ordinario
L’area raggruppa filoni di ricerca diversi, tutti però incentrati sulle problematiche legate alla natura e alla tutela dei diritti fondamentali nella prospettiva di un mondo globalizzato e plurale, caratterizzato dall’incontro e dal rapporto tra sistemi normativi scaturenti da fonti di produzione statale e internazionale, ma anche originati da fonti canoniche confessionali o più latamente cultural-tradizionali. I diritti fondamentali esaltano la centralità degli individui e delle loro scelte normative evidenziando la contiguità ma anche i conflitti tra ordinamenti diversi. Lo studio delle modalità di gestione di tali conflitti da parte del diritto motiva l’analisi dei fondamenti religiosi e filosofici dei diritti fondamentali, del processo e della forma della loro positivizzazione da parte degli ordinamenti di matrice statuale nonché lo studio dei metodi e delle pratiche conciliative e trasformative quali vie per la ricerca di un concetto di diritto – e di giustizia – capace di rispondere alle sfide della contemporaneità. Altro ambito di indagine riguarda l’impatto e l’effettività dei diversi strumenti di tutela dei diritti, a fronte della loro continua evoluzione anche in relazione alle concrete prassi e dinamiche applicative sviluppatesi in ambito storico.
Particolarmente rilevante, al riguardo, l’operato dei Centri di ricerca REDESM (REligioni, Diritti ed Economie nello Spazio Mediterraneo), CeSGReM (Centro Studi sulla Giustizia Riparativa e la Mediazione), DirMIS (Centro di ricerca e studi su Diritto, Media, Informazione e Società) e FEDAL (Federalismo e autonomie locali).
Si colloca in tale ambito anche l’attività della Cattedra UNESCO sui temi “Gender Equality and Women’s rights in the multicultural society”.
SETTORI ERC
SH2_1 Political systems, governance
SH2_2 Democratisation and social movements
SH2_3 Conflict resolution, war, peace building, international law
SH2_4 Legal studies, constitutions, human rights, comparative law
SH2_5 International relations, global and transnational governance
SH2_7 Political and legal philosophy
SH3_3 Aggression and violence, antisocial behaviour, crime
SH3_4 Social integration, exclusion, prosocial behaviour
SH3_5 Attitudes and beliefs
SH3_7 Kinship; diversity and identities, gender, interethnic relations
SH3_10 Religious studies, ritual; symbolic representation
SH4_7 Reasoning, decision-making; intelligence
SH5_8 Cultural studies, cultural identities and memories, cultural heritage
SH5_10 Ethics and its applications; social philosophy
SH5_11 History of philosophy
SH6_11 Global history, transnational history, comparative history, entangled histories
SH6_ 13 Gender history, cultural history, history of collective identities and memories, history of religions
SH7_2 Migration
Pluralismo giuridico e diritti fondamentali: forme statuali, linguistiche e confessionali
L’area di ricerca si focalizza sullo studio delle fonti dei diritti statuali, sovranazionali, internazionali e religiosi, delle diverse forme di soft law nonché della interazione tra ordinamenti giuridici diversi. In questo quadro, particolare attenzione è rivolta al ruolo dei diritti fondamentali con riferimento:
- al loro fondamento filosofico, in una prospettiva sia universalistica sia storica, rapportato anche alla concretezza delle prassi;
- alla cornice costituzionale italiana;
- all’orizzonte europeo: nazionale (specialmente Confederazione Elvetica, Francia, Germania, Paesi balcanici) e sovranazionale (UE e Consiglio d’Europa);
- al contesto internazionale: con un focus specifico sulla relazione tra le due sponde del Mediterraneo;
- alla loro metabolizzazione da parte degli ordinamenti confessionali;
- all’impatto e all’efficacia dei diversi strumenti – sia di hard sia di soft law – attraverso cui i diritti vengono individuati e implementati;
- all’influenza su queste tematiche degli sviluppi che interessano il mondo dell’informazione e della comunicazione.
L’approccio umanistico e non meramente positivistico, attento alla dimensione del law in action in un contesto di pluralismo giuridico, culturale, linguistico e religioso, sensibile agli influssi dei materiali fattuali costituzionali ed agli effetti delle dinamiche economico-finanziarie sui diritti fondamentali costituisce un tratto caratterizzante di questa area di ricerca.
Docenti afferenti:
- Angelucci Antonio – Professore associato
- Citroni Sebastiano – Professore associato
- Coglievina Stella – Ricercatore
- D’Amico Elisabetta – Ricercatore
- Ferrari Alessandro – Professore ordinario
- Grasso Giorgio – Professore ordinario
- Mangione Gabriella – Professore ordinario
- Panzeri Lino – Professore associato
- Pozzo Barbara – Professore ordinario
- Reale Maria Cristina – Professore associato
- Renteria Diaz Adrian – Professore associato
- Saporiti Michele – Professore associato
- Testa Luigi – Ricercatore
- Tiberi Giulia – Ricercatore
- Zamperetti Giorgio – Professore ordinario
Mediazione dei conflitti e diritto penale
L’area di ricerca si caratterizza per una prospettiva di indagine a più livelli:
(a) micro-livello: è quello delle modalità di gestione di conflitti singoli e concreti. Essa ha per oggetto i presupposti, i metodi, il monitoraggio dei percorsi di gestione dialogica dei conflitti volti a promuovere la riparazione dell’offesa e a ricucire le lacerazioni dei rapporti sociali. I settori di intervento più interessanti sotto il profilo della ricerca e della internazionalizzazione sono quelli dei crimini d’odio, della violenza di genere, dei reati ambientali.
(b) meso-livello: è quello delle norme giuridiche. Il paradigma della giustizia riparativa, alternativo a quello della giustizia penale, ha un effetto trasformativo sulle norme sostanziali e processuali, introducendo percorsi riparativa in grado di promuovere l’estinzione del reato o di modificare la risposte sanzionatorie in termini prescrittivi, progettuali e costruttivi.
(c) macro-livello: è quello che investe l’effetto trasformativo della giustizia riparativa rispetto alla concezione della giustizia e al rapporto di quest’ultima con i diritti umani.
Docenti afferenti:
- Grazia Mannozzi – Professore ordinario
- Francesca Ruggieri – Professore ordinario
- Chiara Perini – Professore ordinario
- Stefano Marcolini – Professore associato
- Gilda Ripamonti – Ricercatore
Peculiarità del DiDEC è una consolidata e documentata tradizione di studi sul multilinguismo giuridico, sia nell’ottica della traduzione giuridica in ambito dell’Unione Europea, sia nell’ottica delle interrelazioni e dei contrasti tra le diverse culture giuridiche. In questo ambito si colloca l’attività del Centro interuniversitario di ricerca in Diritto Comparato. Accanto a questo, la ricerca verte da diversi anni sul linguaggio nell’ambito del processo penale e affronta gli studi sulla lingua giuridico-penalistica a partire dalle radici proto-indoeuropee.
Con riferimento all’eredità culturale, la ricerca è condotta anche nell’ambito del Dottorato in Diritto e Scienze Umane, a cui afferiscono molti docenti del DiDEC, e in collaborazione con il CRISAC Centro di ricerca sulla Storia dell'Arte contemporanea in un’ottica civilistica, internazionalistica pubblicistica e interdisciplinare. Sia le lezioni dottorali che i prodotti della ricerca, tra cui le pubblicazioni scientifiche e i convegni nazionali e internazionali, sono il frutto di un costante dialogo tra diritto, musica, storia dell’arte e museologia e affrontano la nozione di cultura in generale e di patrimonio culturale dal punto di vista giuridico, istituzionale, politico ed etico.
Una linea di ricerca converge sulle funzioni amministrative in tema di paesaggio e beni culturali e, in particolare, sui modelli di collaborazione tra soggetti pubblici e soggetti privati, per finalità di tutela e di valorizzazione.
Particolare attenzione è poi dedicata, anche in connessione con l’asse di ricerca “Diritti fondamentali”, allo studio del multiculturalismo di matrice religiosa e dei rapporti tra ordinamenti statuali e confessionali nell'ottica di uno spazio mediterraneo sempre più plurale. Anche rispetto a questo filone sono rilevanti il contributo dei Centri di ricerca che afferiscono al DiDEC (in particolare il REDESM) e le iniziative maturate in relazione al Corso universitario multidisciplinare di educazione allo sviluppo (organizzato in collaborazione con UNICEF e in convenzione con l’Ateneo).
SETTORI ERC
SH2_1 Political systems, governance
SH2_4 Legal studies, constitutions, human rights, comparative law
SH2_5 International relations, global and transnational governance
SH3_2 Inequalities, discrimination, prejudice
SH3_3 Aggression and violence, antisocial behaviour, crime
SH3_7 Kinship; diversity and identities, gender, interethnic relations
SH5_8 Cultural studies, cultural identities and memories, cultural heritage
SH6_7 Medieval history
Multilinguismo e ricerca linguistica
Nell’ambito della sotto area dedicata a Multilinguismo e ricerca linguistica, la ricerca ha ad oggetto, in primo luogo, il processo penale negli ordinamenti di civil e common law, con particolare riferimento a Germania, Francia e Stati Uniti d’America. La comparazione viene condotta secondo il metodo della comparazione funzionale, dedicando una attenzione particolare alla terminologia giuridica nei diversi ordinamenti. Con particolare riferimento agli aspetti prettamente linguistici, la ricerca si sviluppa anche in senso storico e antropologico e affronta gli studi sulla lingua giuridico-penalistica a partire dalle radici proto-indoeuropee della lingua.
Un secondo filone di ricerca riguarda le modalità di trasmissione del sapere tecnico e tecnico-giuridico e la formazione dei professionisti, con particolare riferimento ai giuristi. Le modalità di apprendimento di una professione, infatti, influiscono profondamente sulla mentalità dei professionisti e possono creare bias e pregiudizi. Anche a questo riguardo, la comparazione tra civil e common law mostra come i percorsi di apprendimento dei giuristi possano influenzare i modi di ragionamento e quindi, in definitiva, la soluzione del singolo caso di specie.
Ampio spazio è infine dedicato al linguaggio giuridico moderno e alla traduttologia. Il DiDEC vanta una consolidata e documentata tradizione di studi sul multilinguismo giuridico, sia nell’ottica della traduzione giuridica in ambito dell’Unione Europea, sia nell’ottica delle interrelazioni e dei contrasti tra le diverse culture giuridiche.
Docenti afferenti:
- Elena Catalano – Professore associato
- Valentina Jacometti – Professore ordinario
- Grazia Mannozzi – Professore ordinario
- Stefano Marcolini – Professore associato
- Gilda Ripamonti – Ricercatore
- Francesca Ruggieri – Professore ordinario
Eredità culturale
La sotto area di ricerca dedicata all’eredità culturale affronta il tema della nozione di cultura in generale e di patrimonio culturale dal punto di vista giuridico, istituzionale, politico ed etico.
Con riferimento alla legislazione, la ricerca si incentra sul Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e sulle normative europee e internazionali riguardanti i beni culturali e la tutela dei diritti d’autore, dedicando una particolare attenzione alla circolazione dei beni culturali in ambito nazionale e internazionale e all’azione di restituzione dei beni culturali illecitamente esportati. Rispetto, poi, alla tematica della tutela e valorizzazione dell’immenso patrimonio architettonico, artistico e archeologico, è sembrato utile, in una prospettiva diacronica e interdisciplinare, tenere conto della “lezione” proveniente dal mondo romano nonché dalle esperienze del diritto intermedio e del diritto moderno. In questo arco temporale molto ampio e diversificato, che comprende l’ultimo periodo repubblicano sino alla tarda antichità fino poi all’età moderna, emerge infatti con insistenza l’esigenza di salvaguardare ciò che è stato creato in campo architettonico e artistico ma anche ciò che rappresenta l’epopea di una nazione, in quanto scrigno di bellezza, di storia e di memoria di (e per) un popolo.
Dal punto di vista etico e politico, si considerano le sempre più frequenti richieste dei cd. “paesi d’origine” di restituzione di beni culturali “simbolo” di una nazione nel caso in cui essi siano attualmente all’estero. Questo aspetto si intreccia con il menzionato tema della tutela della memoria di un popolo e con i processi di costruzione di una identità collettiva e nazionale, costruzione che necessariamente passa attraverso il patrimonio culturale, come anche recentemente affermato dalla Commissione europea con riguardo all’identità europea.
Sempre in questo ambito, un filone di studi è poi dedicato, anche in connessione con l’asse di ricerca “Diritti fondamentali”, allo studio del multiculturalismo di matrice religiosa e dei rapporti tra ordinamenti statuali e confessionali nell'ottica di uno spazio mediterraneo sempre più plurale. L’attenzione è rivolta in particolare alle trasformazioni delle eredità religiose in un contesto multiculturale (con riferimento sia al cristianesimo, sia all'Islam come "nuova religione") e alla presenza del fattore religioso nell’ambito del turismo, anche in connessione con la promozione del turismo sostenibile e con la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e religioso.
Con riferimento alle istituzioni, la ricerca si incentra sul ruolo dei musei pubblici, delle fondazioni, anche alla luce della recente riforma del terzo settore, e delle altre entità che perseguono scopi culturali non lucrativi, quali ad esempio la charity di diritto inglese.
Una linea di approfondimento interessa le forme possibili di public-private partnership, funzionali alla condivisione di risorse e professionalità e capaci di mobilitare investimenti e finanziamenti, anche nell’ottica della crescita e dello sviluppo delle realtà locali.
Un filone significativo di studi riguarda inoltre il rapporto tra arte, diritto e nuove tecnologie. La digitalizzazione da una parte e le tecnologie più avanzate quali la tecnologia 3D, l’intelligenza artificiale, l’apprendimento automatico, il cloud computing, le tecnologie dei dati, la realtà virtuale e la realtà aumentata permettono non solo la creazione di nuove forme d’arte e di nuovi servizi legati all’arte ma anche, se non soprattutto, la diffusione capillare e globale della cultura e della conoscenza, con impatti anche sul fenomeno della globalizzazione in generale.
Infine, la ricerca verte sul tema della parità di genere tra diritto (in senso oggettivo e in senso soggettivo, come diritto costituzionalmente garantito all’uguaglianza) e cultura.
Docenti afferenti
- Valentina Erminia Albanese – Ricercatore
- Emanuele Boscolo – Professore ordinario
- Maurizio Cafagno – Professore ordinario
- Marta Cenini – Professore associato
- Stella Coglievina – Professore associato
- Mario Conetti – Professore associato
- Alessandro Ferrari – Professore ordinario
- Sergio Lazzarini – Professore associato
- Carmela Leone – Professore associato
- Paolo Lepore – Professore associato
- Geo Magri – Professore associato
- Grazia Mannozzi – Professore ordinario
- Marco Migliorini – Ricercatore
- Gilda Ripamonti – Ricercatore
L’area raggruppa filoni di ricerca diversi, tutti però incentrati sulla persona, nella sua configurazione sia fisica, sia, soprattutto, giuridica. Particolare attenzione, anche secondo un approccio comparatistico, è data a economia e diritti nello spazio mediterraneo, governance pubblica e privata, a contratti pubblici e al settore della moda e del tessile.
Particolarmente rilevante, al riguardo, l’operato del Centro di ricerca di Diritto doganale e del commercio internazionale.
SETTORI ERC
SH1_7 Behavioural economics; experimental economics; neuro-economics
SH1_8 Microeconomic theory; game theory; decision theory
SH1_15 Public economics; political economics; law and economics
SH2_1 Political systems, governance
SH2_4 Legal studies, constitutions, human rights, comparative law
SH2_5 International relations, global and transnational governance
La persona giuridica nel mercato
La ricerca ha ad oggetto lo studio delle persone giuridiche nel mercato, con particolare riguardo alle imprese e a nuove forme di personalità, quali gli enti non profit e le società a scopo ibrido. Oltre ad alcuni temi classici dell’area del diritto commerciale, come il ruolo dei soci nelle persone giuridiche, i contratti commerciali, i rapporti di lavoro, si affrontano questioni nuove e innovative, anche a carattere multidisciplinare, come ad esempio, nel momento attuale, la responsabilità delle imprese per danno all’ambiente, il diritto della moda e il ruolo dei social media, al fine di seguire le evoluzioni del mercato nella prospettiva delle persone giuridiche che lo animano.
Docenti afferenti:
- Serenella Rossi – Professore ordinario
- Giorgio Zamperetti – Professore ordinario
- Valentina Jacometti – Professore ordinario
- Lucia Lopez – Ricercatore
- Andrea Morone – Ricercatore
Il commercio internazionale
Il commercio internazionale costituisce la prospettiva privatistica e mercantilistica dei rapporti nella comunità internazionale. Ne costituiscono parti fondamentali il diritto tributario e doganale, mentre il mercato interno nell’Unione europea ne è una particolarità a livello di integrazione regionale. Nella prospettiva sia internazionale, sia europea, viene quindi in rilievo la tematica della regolamentazione dei mercato, sotto il profilo della tassazione, delle discriminazioni nei prezzi, della circolazione delle merci. Per la disciplina delle persone – fisiche o giuridiche – che svolgano attività a livello transfrontaliero, la ricerca di specializza nell’area internazional-privatistica.
Docenti afferenti:
- Fabrizio Vismara – Professore ordinario
- Paolo Bertoli – Professore ordinario
- Silvia Marino – Professore ordinario
- Alessandro Motto – Professore ordinario
Il diritto processuale nella regolamentazione del mercato
Il buon funzionamento della giustizia civile e amministrativa costituisce uno strumento essenziale ai fini del buon funzionamento del mercato anche in termini economici e finanziari. Pertanto, è necessario il suo profondo esame, sia nei suoi risvolti più classici, come il processo civile, l’arbitrato e le procedure concorsuali, sia nei suoi strumenti più innovativi e in via di progressivo sviluppo, quali la c.d. “moral suasion”, il c.d. “nudge” e gli strumenti di persuasione alternativi alla sanzione.
Docenti afferenti:
- Francesca Ghirga – Professore ordinario
- Carmela Leone – Professore associato
- Alessandro Motto – Professore ordinario
- Chiara Perini – Professore ordinario
L’economia nel mercato interno
In questo settore sono attive più linee di ricerca, che a tratti operano su argomenti complementari, a tratti convergono su temi di interesse comune.
Una prima linea riguarda l’economia dell’impresa nelle diverse forme di mercato. Avvalendosi di un approccio multidisciplinare che comprende discipline giuridiche e socio-economiche, l’obiettivo della ricerca si concentra nell’analisi qualitativa e quantitativa dell’andamento dei mercati, anche alla luce della continua evoluzione del quadro macroeconomico, le loro relazioni con il mondo delle imprese e delle Istituzioni.
In area pubblicistica, un primo filone è costituto dai modelli di conformazione e disciplina pubblicistica dei mercati, vuoi di stampo tradizionale, attraverso i poteri delle Autorità indipendenti (Consob, Anac, Agcm etc.), vuoi nelle forme più innovative della cd nudge regulation, informate dal contributo delle scienze cognitive e della behavioural economics
Altra linea di approfondimento interessa il rapporto tra protezione della concorrenza e modelli di gestione delle transazioni economiche che vedono impegnata la pubblica amministrazione, vuoi attraverso moduli contrattuali, come appalti e concessioni, vuoi, all’opposto, attraverso l’autoproduzione pubblica. In questo contesto rientrano, ad esempio, la riflessione sulla riforma dei modelli di gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica come pure l’analisi delle funzioni e dei prototipi di gara pubblica.
Docenti afferenti:
- Emanuele Boscolo – Professore ordinario
- Maurizio Cafagno – Professore ordinario
- Giuseppe Colangelo – Professore ordinario
- Umberto Galmarini – Professore ordinario
- Cristina Elisa Orso – Ricercatore
- Giuseppe Porro – – Professore ordinario
- Flavia Cortelezzi - Professore associato
- Carmela Leone – Professore associato
- Roberta Minazzi – Professore associato
- Sebastiano Citroni – Professore associato
- Alessandro Panno – Ricercatore
Il contratto e le nuove frontiere del diritto in ambito civile e commerciale
L’area di ricerca si occupa di taluni temi di ambito privatistico nella prospettiva del mercato e delle sue evoluzione. Temi tipici quali il contratto e la responsabilità civile vengono infatti analizzati sia in termini storici, al fine di apprezzarne lo sviluppo diacronico, sia nella prospettiva comparatistica, allo scopo della valutazione della circolazione dei modelli, sia con un’ottica di sviluppo futuro, al fine di verificare l’impatto delle nuove tecnologie sul diritto civile e della responsabilità civile. Un tema che costituisce attualmente una nuova frontiera del diritto è quello dell’intelligenza artificiale e della responsabilità civile.
Docenti afferenti:
Gabriella Mangione – Professore ordinario
Marta Cenini – Professore associato
Paolo Duvia – Professore associato
Geo Magri – Professore associato
Dominique Feola – Ricercatore
Marco Migliorini – Ricercatore
I Centri di ricerca
Elenco dei centri
Direttore: prof. Paolo Bertoli
Direttore: prof. Alessandro Ferrari
Vicedirettore: prof.ssa Flavia Cortelezzi
Web: https://www.redesm.org
Direttore: prof.ssa Grazia Mannozzi
E-mail: [email protected]
Web: http://cesgrem.uninsubria.it
Direttore: prof. Giorgio Grasso
Web
Direttore: prof. Maurizio Cafagno
Web
Direttore: prof. Fabrizio Vismara
Web
Direttore: prof.ssa Mariacristina Reale
Vice Direttore: prof.ssa Chiara Perini
sede: Università degli Studi dell’Insubria – Dipartimento di Diritto, Economia e Culture
Direttore: prof.ssa Barbara Pozzo
I risultati della Ricerca
La collana di Dipartimento
In aggiornamento
Le pubblicazioni
Il deposito istituzionale della Ricerca dell'Ateneo, dove sono raccolte, conservate e documentate le informazioni sulla produzione scientifica, utile per la loro disseminazione è:
- IRInSubria – Deposito istituzionale ad accesso pubblico (che comprende anche le tesi di dottorato)
I progetti di ricerca
In evidenza:
- Progetto NODES - Nord Ovest Digitale E Sostenibile
- Progetto di ricerca "Next Generation Ita. Increasing Trust, Making Future Generations Possible"
Consulta anche:
- I progetti finanziati (seleziona il Dipartimento di tuo interesse)
- Archivio precedente