Insubria per l'Ucraina
«Il nostro ateneo farà la sua parte per l’emergenza in Ucraina. Promuoviamo la cultura della solidarietà, condividiamo le azioni di aiuto messe in atto dalla società civile, siamo accanto ai Comuni e alle istituzioni di Varese, Como e Busto Arsizio per l’accoglienza dei rifugiati. E come università siamo chiamati in particolare a tutelare il diritto allo studio dei giovani che oggi vivono la guerra»: nelle parole del rettore Angelo Tagliabue, dopo l’Otto Marzo dedicato alle donne ucraine, la presa di posizione ufficiale del nostro ateneo per la cultura della pace (14 marzo 2022).
Davanti alla gravissima situazione dell’Ucraina, un moto di impegno è partito da parte di professori, ricercatori, studenti, personale tecnico-amministrativo, che mettono in campo le loro competenze e il cuore per capire, per approfondire, per fare qualcosa di concreto. Rispondendo a un appello che è partito anche dal Ministero dell’Università e della ricerca e dalla Conferenza dei rettori, oltre che dalla Rete delle università per la pace di cui il nostro ateneo fa parte.
➡️ In questa pagina cerchiamo di raccontare le cose fatte e quelle che si possono fare, in dialogo con tutta la comunità accademica e con il territorio, e in costante aggiornamento.
Una dottoranda ucraina nel gruppo di lavoro sugli antibiotici di Flavia Marinelli
Kseniya-Oksana Zhukrovska è una dottoranda ucraina che da inizio maggio è ospitata nei laboratori di Biotecnologie microbiche guidati dalla professoressa Flavia Marinelli, Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita.
Kseniya, al secondo anno di dottorato nel Department of Genetics and biotechnology della Ivan Franko National University di Lviv, Ucraina, ha recentemente vinto un Research and training grant dalla Federation of European Microbiological Societies dedicato ai giovani ricercatori per una un periodo di ricerca e formazione presso laboratori europei.
Ksenia sta lavorando nel gruppo della professoressa Marinelli sulla ricerca di nuovi antibiotici per far fronte al problema della crescente resistenza dei batteri patogeni causa di gravi infezioni ospedaliere. Su questo argomento i laboratori dell'Insubria hanno una collaborazione consolidata con il gruppo ucraino diretto dal professor Viktor Federenko, grazie anche al lavoro svolto dal dottor Oleksandr Yushchuk, che ha vinto in passato un assegno di ricerca senior bandito dall'ateneo per ricercatori stranieri.
Per Ksenia, in considerazione della situazione di guerra in Ucraina, si sono attivate alcune misure di sostegno e solidarietà.
La Iubmb, Unione Internazionale delle società di Biochimica e Biologia molecolare, di cui il professor Loredano Pollegioni è tesoriere, ha supportato il viaggio di Ksenia attraverso uno specifico programma Relocation Support for Displaced Trainees avente lo scopo di facilitare i giovani ricercatori operanti in aree con particolari criticità (come guerre o catastrofi naturali) a continuare la loro attività scientifica in un'altra nazione.
Inoltre l'ateneo ha attivato per Ksenia il suo programma per gli studenti ucraini, ospitandola nel collegio Cattaneo. Il periodo di soggiorno che al momento è previsto sino a luglio 2022, ma non si esclude che si potrà estendere per permettere a Ksenia di continuare le sue ricerche.
➡️ Leggi l’intervista di VareseNews sulla storia di Ksenia, fuggita dal conflitto
➡️ In questo video Ksenia racconta la sua attività di ricerca
Un gesto per l'Ucraina: maglietta e tazza ufficiali dell'Open day 2022
L’Open day 2022 dell’Università dell’Insubria è stato dedicato all’Ucraina: i colori della bandiera del Paese in guerra abbracciano il logo dell’ateneo nelle magliette indossate dallo staff organizzativo delle giornate a porte aperte del 9 aprile e del 14 maggio a Varese e Como.
Le magliette e le tazze per l’Ucraina sono stati i primi prodotti limited edition della nuova linea di merchandising Made Insubria, che è declinata sulle tematiche della sostenibilità e dell’economia circolare, e la percentuale del ricavato dalla vendita dei prodotti dedicati è destinata a Fondazione Comunitaria del Varesotto e a Fondazione Comasca per i programmi di sostegno dei profughi ucraini attivati da Fondazione Cariplo.
Notizie ed eventi
- Campionati mondiali di canottaggio a Varese: venti atleti ucraini ospiti al Collegio Cattaneo
- “Günther Anders: l'inimmaginabile e la fantasia morale”, a cura del Ciragef
- Bianco d'inchiostro: Il Centro universitario teatrale Insubria replica lo spettacolo a Como
- "W.G. Sebald e le immagini della distruzione", a cura del Ciragef
- “Misa Criolla”: il desiderio di pace cantato dal Coro dell’Insubria con due gruppi spagnoli, a Varese e Milano
- RuniPace, di cui fa parte l’Università dell’Insubria aderisce alla Marcia Straordinaria PerugiAssisi della pace e della fraternità
- Stagisti dell'Insubria a supporto nella comunicazione della crisi presso l'Associazione Anna-Sofia della comunità ucraina di Varese
- Spettacolo teatrale "Bianco d'inchiostro"
- “Wittgenstein e la Grande Guerra. Immagini dalla trincea” a cura del Ciragef
- Tavola rotonda “Ucraina e Federazione Russa – Analisi della guerra in atto alla luce del Diritto Internazionale e del Diritto Europeo” a cura del Didec
- Tavola rotonda “Ucraina e Federazione Russa – Cause e conseguenze linguistiche, religiose ed economiche della guerra in atto” a cura del Didec
- “Figures of war. Images of evil and destruction” con Petar Bojanić
- “La guerra in Ucraina alle frontiere orientali dell'Europa dopo 77 anni: possibilità di evolvere in un conflitto nucleare tra la Nato e la Russia?”
- “Deconstructing Ukraina. La Storia e le storie” con i docenti di Storia e storie del mondo contemporaneo.
- Lectio magistralis di Giulio Tremonti: ”Conflitto in corso: fine della globalizzazione?”
- Tavola rotonda organizzata dal Cerm: “Ucraina e Federazione Russa: indagine sulla crisi”
- Ciclo di seminari “Le immagini delle guerre”
- Lezione aperta “Ucraina. Lettura di un conflitto”; guarda il video su YouTube
Sportello per l’orientamento e l’accoglienza di studenti universitari in arrivo come rifugiati in Italia
Il progetto è finalizzato ad affrontare, in modo strutturato e in attesa di ulteriori indicazioni e disposizioni dalle autorità governative centrali, l’orientamento e l’accoglienza di studenti universitari in fuga dall’Ucraina in guerra e che si trovino temporaneamente rifugiati nel nostro territorio.
Il Senato Accademico ha stabilito di estenderlo anche a studenti provenienti dall’Afghanistan e analogamente potrà fare in futuro per studenti universitari provenienti da altre zone del mondo interessate da conflitti e/o guerre.
L’azione dell’Ateneo si focalizza su orientamento e studi: in caso di motivata necessità e in collaborazione con le autorità preposte, potranno essere affrontati anche problemi logistici e di concreta ospitalità nei Collegi sia per studenti che per visiting professor proposti dai Dipartimenti.
L’obiettivo principale del progetto è quello di consentire il proseguimento degli studi universitari a chi abbia dovuto interromperli bruscamente tramite l’iscrizione gratuita a corsi singoli e la frequenza, se necessario, di un breve corso di lingua italiana.
Nella maggior parte dei casi è probabile che gli studenti non siano in possesso di tutta la documentazione amministrativa di cui potrebbero disporre in una situazione normale: per questo il progetto si fonda su flessibilità, fiducia e responsabilità.
Il progetto prevede la collaborazione di studenti Ucraini già iscritti a corsi di studio del nostro Ateneo, in qualità di tutor.
Iscrizione ai corsi singoli per gli studenti universitari in fuga dall’Ucraina
- La domanda di ammissione a corsi singoli, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 26, comma 2, lettera a) può essere presentata in qualsiasi momento dell’anno, anche oltre il termine ordinario del 31 marzo e gli studenti sono esonerati dall’obbligo di frequenza;
- La domanda può essere corredata da autocertificazione del titolo di studio, nel caso in cui lo studente non disponga di documentazione originale, cartacea o digitale. La verifica sull’autocertificazione è sospesa fino al ripristino integrale della normalità;
- L’ammissione ai corsi avviene senza oneri per lo studente; l’Ateneo provvede al versamento dell’imposta di bollo;
- L’iscrizione a singoli insegnamenti erogati nell’ambito di corsi di studio ad accesso programmato nazionale o locale è ammessa in sovrannumero rispetto al massimo dei posti stabiliti per il corso di studio;
- L’iscrizione al corso è valida per 5 anni accademici successivi a quello di iscrizione;
➡️ Per ogni studente che si rivolga allo sportello verrà predisposto, in accordo con la struttura didattica competente, un piano formativo individualizzato che individuerà i corsi realisticamente coerenti e utili e/o lo avvierà, se necessario, alla frequenza di un corso di lingua italiana.
Per segnalare qualcosa scrivere a [email protected] mettendo “Ucraina” nell’oggetto della mail
Gli studenti rifugiati possono contattare: [email protected]