La Ricerca del DiSUIT
La vocazione primaria del DiSUIT è di integrare la ricerca scientifica e le esigenze del territori comasco e varesino. Attraverso un approccio interdisciplinare che ne costituisce il tratto essenziale, il DiSUIT favorisce la capacità di determinare ricadute positive sulla società, anche grazie ai finanziamenti che è stato capace di attrarre da diversi enti quali il MIUR, la Fondazione Volta e la Fondazione CARIPLO.
I ricercatori del DiSUIT sono coinvolti in collaborazioni e gruppi di ricerca nazionali e internazionali.
Le linee e i gruppi di ricerca
Area delle Scienze filosofiche e pedagogiche
Le linee di ricerca nell’ambito delle scienze filosofiche si sviluppano in più direzioni di indagine. Nell’ambito della filosofia teoretica vengono indagati grandi temi di attualità quali le implicazioni filosofiche dell’eventuale scoperta di vita extraterrestre e il ruolo della fantascienza nella percezione della scienza.
Nel campo dell’Estetica la ricerca è condotta nell’ambito delle lingue sociali, con particolare attenzione alle aree intersezione interdisciplinari.
La ricerca dipartimentale presenta inoltre un filone di ricerca attinente al settore pedagogico, in cui allo studio di metodi e strumenti finalizzati alla progettazione di esperienze formative si affianca la ricerca rivolta all’ambito della disabilità e dei bisogni specifici educativi.
La ricerca nel campo della Didattica e della Pedagogia speciale comprende le tematiche metodologiche, strumentali e di contesto specifiche dell’Istructional Design ovvero delle scienze dell’insegnamento, lungo tutto l’arco della vita e in ogni contesto di vita. I progetti di ricerca sono rivolti verso i metodi e i dispositivi da impiegare nella progettazione e nell’erogazione di esperienze di formazione nei contesti scolastici e lavorativi, anche con l’impiego delle tecnologie e dell’uso dei media.
Un’ulteriore linea di ricerca del settore è rivolta all’ambito della disabilità e dei Bisogni Specifici Educativi emergenti nel periodo evolutivo. I progetti sviluppano riflessioni e proposte didattiche riguardo l’integrazione e l’inclusione scolastica e sociale.
Il gruppo di ricerca
I componenti sono:
- Stefano Bonometti - professore associato (Responsabile)
Il gruppo di ricerca in Estetica nelle lingue sociali
La ricerca dell’insegnamento in questione si lega alla proliferazione delle tematiche estetologiche all’interno delle Scienze sociali. Già a partire dal primo Novecento, tale disciplina, nata nel Settecento come specifica teoria delle forme e del bello, si era coniugata ad ambiti come la sociologia, la storia, la filosofia politica e altri territori di indagine del sapere.
Sulla scorta di pensatori come G. Simmel, G. Lukács, Th.W. Adorno, H. Arendt, G.P. Sartre, M. Merleau-Ponty, J. Baudrillard, M. Foucault, J. Deleuze, P. Virilio, e molti altri, tra cui per l’Italia U. Eco e M. Perniola, la riflessione estetica ha cessato di essere una disciplina a se stante e si coniuga al plurale.
Rispetto a tale condizione del sapere estetico, le tematiche approfondite, che si basano peculiarmente sui percorsi teorici degli autori sopra citati, sono volte ad indagare specificamente le seguenti aree di intersezione interdisciplinari:
tra estetica e arte pittorica;
tra estetica e pensiero post-fenomenologico francese;
tra estetica e beni culturali;
tra estetica e ideologie;
tra estetica e filosofia dei linguaggi;
tra estetica e filosofia in presa diretta con l’attualità.
I componenti sono:
Pierre Dalla Vigna - professore associato (Responsabile)
La ricerca nell'area di Filosofia Teoretica ha come tema principale la natura della ragione, i suoi diversi usi nei diversi campi della conoscenza umana e il rapporto fra di essi, con particolare attenzione a quello tra la filosofia e la scienza naturale.
Attualmente sono in corso diversi progetti di ricerca, in collaborazione con il centro di ricerca InCosmiCon dell'Insubria e con ricercatori di altre università sia italiane che straniere, in particolare la UCSS di Lima e la Catholic University of America di Washington. Tali progetti riguardano alcuni grandi problemi di attualità che si cerca sempre di collocare in una prospettiva più ampia per poterli comprendere più a fondo. I temi più importanti sono:
- il dialogo interculturale, con un'attenzione particolare per quello tra la cultura occidentale e quelle dei popoli amazzonici;
- la ricerca della vita nello spazio e le sue implicazioni filosofiche;
- la fantascienza come strumento per comprendere meglio la percezione della scienza nel nostro tempo;
- la crisi economica e politica delle società occidentali intesa come esito ultimo della crisi della ragione nella modernità.
Il gruppo di ricerca
I componenti sono:
- Paolo Musso - professore associato (Responsabile)
Area delle Scienze geologiche e biologiche
Le linee di ricerca in questo settore si propone di approfondire i rapporti tra tettonica, magmatismo e vulcanismo e ha come perno lo studio dell’habitat di sviluppo di organismi animali e vegetali e delle loro relazioni in situazioni naturali.
La ricerca in ambito ecologico si occupa principalmente dello studio della “casa”, intesa come habitat di sviluppo di organismi animali e vegetali e delle loro relazioni in situazioni naturali. L’ecologia si rivolge inoltre allo studio dei possibili effetti naturali o causati/accelerati dall’uomo sugli ambienti naturali. La caratterizzazione degli ecosistemi viene condotta quindi tenendo presente la pressione e gli impatti dell’uomo come principale attore che agisce direttamente -e talvolta contro- il normale sviluppo degli ambienti naturali.
Gli studi ecologici possono, per esempio, essere volti alla caratterizzazione della contaminazione ambientale (in relazione ai contaminanti di vecchia generazione – legacy contaminants DDT PCB – e a quelli emergenti – PFAS, microplastiche, alchilfenoli, nonilfenoli) su tutti gli ambienti, acquatici (sia d'acqua dolce che d’acqua salata/salmastra), terrestri e sulla matrice aerea; gli strumenti ecologici permettono di approfondire gli aspetti delle relazioni trofiche tra i diversi organismi degli ecosistemi per comprendere al meglio il trasferimento di materia ed energia e di eventuali sostanze che possono rappresentare un rischio per gli organismi stessi.
Nell’ambito ecologico vengono anche condotti studi sulla gestione della biodiversità, per garantire l'efficacia delle attività di conservazione e di sostenibilità ambientale, con particolare interesse al confronto di diverse realtà (a livello nazionale e internazionale), utilizzando un approccio di valutazione che tiene conto di diversi fattori d'impatto (come il rischio chimico, i cambiamenti climatici o le catastrofi naturali, per citarne alcuni).
Il gruppo di ricerca
I componenti sono:
- Roberta Bettinetti – Professore associato (Responsabile)
- Ginevra Boldrocchi – Ricercatrice RtdA
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Settori ERC (fino al terzo livello): …
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La ricerca in campo geologico-strutturale è mirata a investigare i rapporti tra tettonica, magmatismo e vulcanismo. La ricerca in quest’area si svolge prevalentemente in aree di vulcanismo attivo o estinto. Nel primo caso, vengono investigati i meccanismi eruttivi e i prodotti delle eruzioni recenti. Nel secondo caso, l’attenzione è focalizzata sulla ricostruzione geometrica del sistema di alimentazione degli apparati vulcanici estinti.
Nell’ultimo biennio, alle tecniche di rilevamento tradizionale sono state affiancate metodologie basate sull’utilizzo di Unmanned Aerial Vehichles (UAV), altrimenti detti droni, e su tecniche fotogrammetriche in grado utilizzare migliaia di immagini aeree per ricostruire ambienti vulcanici, da navigare in modalità di realtà virtuale con finalità tanto di insegnamento che di divulgazione scientifica.
La linea di ricerca qui descritta viene integrata dalla comunicazione e mitigazione dei rischi e delle emergenze geologico-ambientali e da ricerche nell’ambito della museologia applicata alle scienze geologiche.
Il gruppo di ricerca
I componenti sono:
- Federico Aligi Pasquaré Mariotto – professore associato (Responsabile)
Area delle Scienze giuridiche e economiche
Le linee di ricerca di questa disciplina spaziano dagli aspetti storici del diritto, in particolare quello romano, a tematiche più attuali quali i diritti dell’uomo e all’organizzazione aziendale.
La ricerca in storia del diritto è incentrata in particolare sul mondo romano, con una speciale attenzione al Tardo Antico, sia per quanto concerne l’esegesi delle fonti giuridiche, epigrafiche e letterarie, sia per quanto riguarda il rapporto tra diritto e territorio, soprattutto in riferimento agli istituti agrari e alla distribuzione delle acque. Si spinge spesso fino alle soglie dei regni romanobarbarici (Visigoti e Vandali).
Un altro filone di studio riguarda l’epoca classica, in merito alla quale, oltre che degli istituti agrari e di quelli contrattuali, approfondisce le tematiche di singoli giuristi, soprattutto vissuti nel periodo tardorepubblicano.
Al contempo, la ricerca si rivolge a problemi di diritto positivo, particolarmente legati all’ambito degli stereotipi di genere, delle pari opportunità e del mondo dell’informazione e della comunicazione tecnologica (privacy, cyberbullismo, diritto all’oblio, ecc.).
Di particolare rilevanza è l’attività di disseminazione delle conoscenze sul territorio, soprattutto in relazione all’età evolutiva. Ad esempio, tramite i progetti CIM e CED è possibile seguire il monitoraggio e la pubblicazione dei risultati delle ricerche di vari gruppi di lavoro sul territorio.
La ricerca nel campo del diritto pubblico si svolge lungo le due direttrici proprie del diritto costituzionale e del diritto amministrativo. I principali campi di indagine afferiscono alla tematica del riconoscimento e della garanzia dei diritti dell’uomo in una prospettiva non meramente teorica, ma applicata ai processi e ai procedimenti nei quali si declinano le affermazioni di principio, assumendo sostanza e forma concreta ovvero venendo di fatto pretermesse.
La ricerca si prefigge l’obiettivo di corredare di effettività il principio di eguaglianza e non discriminazione, anche nella dimensione sovranazionale degli strumenti e delle categorie offerti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e dalla giurisprudenza di Strasburgo.
Il gruppo di ricerca
I componenti sono:
- Giuseppe d’Elia - professore associato (Responsabile)
La ricerca in ambito organizzativo è condotta su tematiche inerenti alle organizzazioni della Pubblica Amministrazione, con un focus particolare sulla Pubblica Amministrazione Locale, e le organizzazioni ibride riferibili all’ambito del non-profit e dell’economia sociale e solidale. Di queste organizzazioni vengono studiati in particolare aspetti relativi ai modelli di governance, sia a livello intra-organizzativo che a livello di sistemi inter-organizzativi, e ai temi dell’innovazione secondo una prospettiva socio-tecnica. I progetti attualmente in corso in questo ambito riguardano soprattutto lo studio di modelli organizzativi per le pubbliche amministrazioni e le imprese cooperative nella trasformazione digitale e nella information- intensive society.
Area delle Scienze linguistiche e filologico-letterarie
Le linee di ricerca di questo ambito si sviluppano all'interno di numerose discipline, riconducibili a due macro-aree, quella linguistica e quella storico-letteraria, relative alla lingua italiana, alle lingue europee ed extra-europee che fanno capo al Dipartimento.
Nel quadro dell'area linguistica, le diverse linee di ricerca si incentrano nel campo della linguistica diacronica, della linguistica sincronica, della linguistica applicata e della filologia.
Nel quadro dell'area letteraria, le ricerche del Dipartimento si muovono secondo prospettive relative alla critica e all'interpretazione testuale, alla storia letteraria e alla comparatistica.
Sono, inoltre, presenti studi riguardanti la teoria e la tecnica della traduzione, letteraria e specialistica, e nell'ambito della didattica della lingua.
Il gruppo di ricerca in Linguistica tipologica
La ricerca in ambito linguistico riguarda tematiche relative alla linguistica tipologica (con particolare riguardo alla variazione interlinguistica delle principali categorie del verbo e del nome, alla tipologia diacronica e alle lingue della famiglia austronesiana), alla linguistica storica (grammaticalizzazione, morfosintassi diacronica dell'Italiano, delle varietà italo-romanze e romanze), alla pragmatica (segnali discorsivi, specificità semiotiche della lingua parlata), alla sociolinguistica (con particolare riguardo al bilinguismo, al contatto tra varietà e allo studio e documentazione dell'Italiano parlato) e alle lingue ereditarie (con particolare riguardo al Malese e al Tagalog).
Le ricerche in corso riguardano la tipologia dei sistemi di allineamento sintattico, la tipologia dei verbalizzatori, la nascita di segnali discorsivi da strutture dialogiche, la struttura logico-argomentale dei predicati verbali, le costruzioni tetiche, la struttura informativa degli enunciati, il Tagalog come lingua ereditaria in Italia e negli U.S.A.
I componenti sono:
- Andrea Sansò - professore associato (Responsabile)
- Francesco Ciconte – ricercatore
- Francesca Moro - ricercatrice
Il gruppo di ricerca in Linguistica storica
La ricerca si occupa di: linguistica comparativa, indeuropeistica (in particolare storia linguistica del greco e del latino), Restsprachen (in particolare le questioni dell'etrusco e del minoico), relazioni tra lingue parlate e forme di scrittura come codici secondari, tipologia linguistica.
I componenti sono:
- Giulio Mario Facchetti – professore associato (Responsabile)
La ricerca si svolge prevalentemente entro lo sviluppo degli ultimi tre secoli della letteratura italiana, privilegiando nell'ordine:
- per il Settecento: la questione dei modelli e delle prassi comunicative nella letteratura di divulgazione, con particolare attenzione alle riviste (dal "Caffè" al "Conciliatore"); l'inquadramento storico-critico di personalità secondarie, ma per varie ragioni rilevanti (Conti, Pilati, Carli, Moscati, Galdi); lo scavo filologico dell'opera di Beccaria.
- Per l'Ottocento: l'opera di Manzoni nel contesto europeo e la ricerca filologica finalizzata al commento delle "Poesie giovanili"; il tema dell'idillio nella tradizione italiana ed europea; la fortuna del "Werther" in Italia.
- Per il Novecento: i nuovi orientamenti della poesia contemporanea. Al di fuori di questo quadro, focus su tematiche di lunga durata: il Grand Tour (specie nel rapporto con gli scrittori stranieri e le testimonianze della loro presenza in Italia), la questione della lingua, la pratica della divulgazione scientifica.
Il gruppo di ricerca
I componenti sono:
- Gianmarco Gaspari - professore associato (Responsabile)
- Elena Valentina Maiolini – ricercatrice (RtdB)
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Da sempre, ma in modo più intenso nel Novecento, i conflitti bellici internazionali hanno visto confrontarsi parlanti di lingue diverse. L’appoggio sul terreno di confronto bellico del lavoro polivalente da parte delle persone che conoscevano le lingue è un mestiere che sconfina nella conoscenza delle condizioni di vita e della cultura delle popolazioni implicate dove l’intermediazione linguistica va ben oltre le funzioni linguistiche assegnate ai mediatori.
Questo progetto si propone di esplorare e analizzare i fenomeni legati al plurilinguismo nella Guerra Civile spagnola: interpretariato, traduzione scritta, intermediazione, varietà linguistiche diatopiche (dialetto e lingua), oralità e scrittura; cambiamenti linguisti diacronici dovuti al conflitto (neologia, lessico creato tra i partecipanti, ecc.). Secondo le stime di indici bibliografici più degne di credito fino al secondo decennio del XXI secolo ci sono più di 50.000 titoli di testi stampati sulla Guerra Civile spagnola, i dati attestano un minimo di mille interpreti registrati ma ci furono molti combattenti poliglotti pronti a mediare linguisticamente senza appartenere ai veri servizi ufficiali di interpretazione. La conoscenza delle lingue costituiva sempre un'arma capace di veicolare oppure di ostacolare la comprensione.
Si è arato questo campo soprattutto con le testimonianze scritte, ma la dimensione dell’interprete nella narrativa può essere analizzata in altri ambiti come le serie televisive, la cinematografia, i reportage audiovisivi dell’epoca che promettono risultati significativi. In sostanza, questa guerra comincia come conflitto interno che diventa internazionale, un banco di prova per ciò che sarebbe arrivato poco dopo con la II Grande Guerra. Si è vissuto, in definitiva, una “vera Babele”, specialmente dove combattevano le Brigate Internazionali, ma non solo.
La ricerca nell’ambito del SSD L-LIN/12 – Lingua e traduzione inglese è condotta sia in prospettiva sincronica che diacronica nel campo della (socio)linguistica applicata.
In sincronia le indagini si focalizzano sui Translation Studies, l'Inglese specialistico (discorso scientifico, medico e giornalistico), la Critical Genre Analysis e i Critical Discourse Studies applicati a temi e testi eticamente sensibili, la linguistica dei corpora, le tecnologie impiegate per la traduzione e Speech and Language Processing.
In diacronia particolare rilievo è conferito, mediante approcci storico-filologi e applicativi, all’esame delle dinamiche discorsive e semiotiche tipiche della creazione e lessicalizzazione di terminologia specialistica in testi di carattere scientifico, teologico, giuridico e letterario e allo studio della prassi traduttiva. Con lo scopo di studiare la codificazione della lingua inglese e i rapporti linguistici, letterari e culturali anglo-italiani nel corso dei secoli, la ricerca si concentra in special modo sulla lessicografia specialistica e sulla grammaticografia monolingue e bilingue.
L’applicazione delle Digital Humanities alla ricerca linguistica e all’ecdotica di testi di varie epoche e tipologie costituisce una nuova linea di ricerca in corso di sviluppo in collaborazione con specialisti di altri atenei in Italia e in altri Paesi europei.
Il gruppo di ricerca
I componenti sono:
- Paola Baseotto - professore ordinario (Responsabile)
- Alessandra Vicentini - professore associato (Responsabile)
- Daniel Russo - ricercatore
- Lorenzo Mastropierro – ricercatore
Il focus della ricerca riguarda la fonetica della lingua tedesca – articolatoria (con dati UTI: ultrasound tongue imaging), acustica e percettiva – in una prospettiva cross-linguistica e di confronto tra L1 e L2. I progetti in corso, in collaborazione con altri gruppi di ricerca sia in Italia che all’estero, riguardano:
- la percezione delle glottalizzazioni da parte di tedescofoni e di parlanti nativi di altre lingue (inglese, svedese, cinese, macedone);
- la produzione di glottalizzazioni e di fenomeni di word-linking, in relazione alla struttura prosodica, in tedesco e in inglese sia L1 che L2: analisi articolatoria (UTI) e acustica;
- gli effetti sovraglottici della sonorità: analisi di dati acustici, elettropalatografici e UTI.
La ricerca si articola in ambito linguistico, sociolinguistico e glottodidattico su una varietà di temi legati, da un lato, alla evoluzione storica delle caratteristiche linguistiche, sociali e culturali della popolazione cinese immigrata in Italia, dall’altro alle peculiarità morfosintattiche e lessicali della lingua cinese (con particolare riferimento linguistica dei corpora e alle implicazioni delle variazioni di registro e di sottocodice per la traduttologia) e della glottodidattica della lingua cinese.
Le ricerche in corso riguardano la morfologia di una specifica lingua ereditaria dei cinesi d’Italia, la “lingua di Yuhu” (yuhuhua), la produzione culturale in lingua cinese dei cinesi d’Italia e il lessico politico della diaspora governance espressa dal governo cinese e dalle sue articolazioni tra i cinesi d’oltremare.
Sul piano della linguistica dei corpora, la ricerca si è concentrata sulla deissi di lontananza come marca d’incertezza epistemica in un’ottica comparativa con la lingua russa, nonché sulla discourse analysis dei media in lingua cinese relativi all’iniziativa delle Nuove Vie della Seta (oggetto del PRIN cui partecipa l’unità di ricerca del Dipartimento di Diritto, economia e culture – DiDEC diretta da Barbara Pozzo).
In ambito glottodidattico, è in corso la sperimentazione di corsi avanzati di lingua cinese per studenti che si presentano al corso di laurea in Scienze della Mediazione interlinguistica e interculturale con un livello di competenza linguistica cinese pari o superiore al B2, per i quali si stanno studiando in vivo nuovi approcci didattici.
Il settore scientifico-disciplinare L-LIN/21 include le ricerche che riguardano la produzione, scritta e orale, letteraria e non, in una delle lingue slave, incluse le loro varianti diatopiche, diastratiche, diafasiche e diamesiche. Le ricerche possono essere filologico-letterarie, incentrate sulle dimensioni tematiche, formali e storico-culturali dei testi, oppure linguistiche, imperniate sui loro aspetti fonologici, morfo-sintattici, lessicali, pragmatici e sociolinguistici, analizzati in sincronia o diacronia. Il settore comprende inoltre gli studi relativi alla didattica delle lingue slave, e quelli finalizzati alla pratica e riflessione sulle attività di traduzione.
Attualmente i progetti di ricerca in corso riguardano l’espressione dell’irrealis attraverso i distali di lontananza in lingue slave appartenenti a diverse aree; la sociolinguistica delle nuove minoranze slave in Europa; la violazione della norma sintattica-interpuntiva nella letteratura russa contemporanea; l’elaborazione di approcci innovativi nella glottodidattica del russo e di altre lingue slave.
Il gruppo di ricerca
I componenti sono:
- Paola Bocale - professore associato (Responsabile)
Sito del gruppo: …
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Settori ERC (fino al terzo livello): …
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Le linee di ricerca nel settore degli Studi classici sono incentrate sulle differenti forme della comunicazione, letteraria e non solo, nella cultura greca e in quella romana, fino alla cosidetta tarda antichità; utilizzando le linee guida individuate da B. Gentili (Poesia e pubblico in Grecia antica, Roma-Bari 1984, vii), estese anche alle opere in prosa, si metteranno al centro “il ruolo determinante del destinatario e, in relazione con esso, [...] i presupposti teorici e i differenti procedimenti formali, simbolici e pragmatici del fare poetico; di qui l’attenzione costante al ruolo della memoria [...], al rapporto del poeta con il committente e il pubblico e, infine, alla posizione dell’intellettuale entro i condizionamenti sociali ed economici del tempo”. Particolare attenzione sarà dunque attribuita al rapporto autore-committente-destinatario e all’evoluzione dei canali di composizione, pubblicazione e trasmissione dall’oralità alla piena affermazione della scrittura e del libro come strumento di comunicazione.
In questo àmbito un ruolo di rilievo avrà lo studio dei testi teatrali del V sec. a.C., che si inserisce in specifiche attività di collaborazione con enti internazionali quali il progetto di ricerca KomFrag (Kommentierung der Fragmente der griechischen Komödie) della Heidelberger Akadamie der Wissenschaften e il Centro Studi sul Teatro Classico.
Il gruppo di ricerca
I componenti sono:
- Francesco Paolo Bianchi - Ricercatore RtdB (Responsabile)
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Settori ERC (fino al terzo livello): …
Collaboriamo con: KomFrag; Centro Studi sul Teatro Classico
Area delle Scienze matematiche, informatiche e chimiche
Le linee di ricerca di questo ambito si incentrano principalmente sui seguenti campi di studio: l’algebra lineare numerica e le relative applicazioni nello studio di tecniche atte alla risoluzione di sistemi lineari che provengono da svariati problemi integro-differenziali; lo sviluppo di procedure analitiche per la caratterizzazione di manufatti di interesse storico ed artistico, nonché della progettazione di metodi innovativi per il restauro.
La Chimica dei beni culturali si occupa dello sviluppo di procedure analitiche per la caratterizzazione di manufatti di interesse storico ed artistico, nonché della progettazione di metodi innovativi per il restauro.
Nel primo ambito, la ricerca è finalizzata al riconoscimento delle materie prime e delle tecniche utilizzati dagli artisti, alla definizione dei fenomeni e dei prodotti di degrado naturale ed antropico e alla progettazione delle ottimali condizioni di conservazione. Di particolare attualità è la messa a punto di metodi di indagine non invasiva e portatile, per lo studio di opere fragili o non trasportabili.
La ricerca nel settore del restauro riguarda la realizzazione di protocolli analitici di monitoraggio e verifica dell’efficacia e della nocività dei metodi di pulitura, in particolare l’innovativo biorestauro, ossia l’impiego di cellule vive opportunamente selezionate.
Il gruppo di ricerca
I componenti sono:
- Laura Rampazzi – ricercatrice (Responsabile)
Area delle Scienze politiche e sociali
Il settore delle Scienze Politiche e Sociali presenta delle linee di ricerca di carattere storico che indagano da un lato ricerche rivolte alla simbolica politica, con una attenzione particolare al periodo della Rivoluzione francese e della parentesi giacobina, dall’altro ricerche che indagano idee e istituzioni politiche giuridiche del Basso Medioevo.
Nel medesimo settore si colloca sia la riflessione su diritti individuali ed esercizio della sovranità in relazione al fenomeno della globalizzazione e all’introduzione di nuove tecnologie, sia la ricerca sulla pace e sulla critica della violenza politica in generale.
Il gruppo di ricerca sulla linea teorico-politica
La ricerca in ambito teorico politico è condotta attraverso lo studio della simbolica politica, dell’immaginario collettivo, dei processi di legittimazione del potere e dei sistemi politici nel contesto culturale della civiltà occidentale moderna e post-moderna. Una particolare attenzione viene riservata all’analisi dei fenomeni tipici della globalizzazione e ai classici del pensiero politico e filosofico tanto per ciò che concerne la salvaguardia dei diritti individuali e l’esercizio della sovranità, quanto in riferimento alle nuove tecnologie e alle relazioni di potere che esse veicolano.
I componenti sono:
- Paolo Bellini – professore ordinario (Responsabile)
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Settori ERC (fino al terzo livello): …
Collaboriamo con: ...
Il gruppo di ricerca sulla linea storica
L'ambito di ricerca appartiene ad una specifica branca della Filosofia Politica, la simbolica politica. Il simbolico è una dimensione universalmente presente in tutte le strutture e le dinamiche sociali: naturalmente lo è, e in forma forse più immediata ed evidente che in altre, anche nella politica. I miei interessi specifici si riferiscono, in maniera particolare, al periodo rivoluzionario francese e all'esperienza giacobina in primis; l'utilizzo, infatti, da parte della fazione politica rivoluzionaria più radicale. Di una ricchissima serie di simboli si concretizza in un rapporto diretto con il popolo e si configura come un tentativo embrionale di indirizzarne le decisioni grazie soprattutto alle immagini.
I componenti sono:
- Luca Daris – ricercatore (Responsabile)
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Settori ERC (fino al terzo livello): …
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Il gruppo di ricerca sulla linea filosofica, simbolica e politica
Le ricerche di filosofia e simbolica politica si inseriscono nel filone di studi della cosiddetta “simbolica politica”. L’approccio simbolico è volto allo studio di quei linguaggi della filosofia politica riconducibili non soltanto alla dimensione logico-razionale, ma soprattutto a quella dimensione liminare in cui narrazioni simboliche, mitologiche o utopistiche contribuiscono alla fondazione dell’identità politica di un popolo. In particolare, ciò consente di trattare alcune delle nozioni-chiave su cui si fonda la civiltà occidentale, comprensibili soltanto analizzandone la genesi, che molto spesso affonda le proprie radici nella cultura greca, in cui tanto il mito quanto il logos costituivano le fondamenta della polis, nonché delle istituzioni politiche e delle teorie filosofico-politiche che in essa sorgevano.
I componenti sono:
- Erasmo Silvio Storace - RTDb (Responsabile)
La ricerca verte sul pensiero politico europeo e nordamericano ottocentesco e novecentesco, con particolare riferimento ai movimenti e ai pensatori radicali, pacifisti e fortemente critici nei confronti del potere costituito.
Più in particolare, una prima linea di ricerca riguarda le idee sviluppate tra gli anni ’30 e ’50 da un gruppo di autori europei e statunitensi (tra i quali Andrea Caffi, Nicola Chiaromonte, Dwight Macdonald) sul socialismo, sul totalitarismo, sulla violenza politica, e sulla società giusta.
Una seconda linea di ricerca riguarda, più in generale, le idee circolanti in Europa nella prima metà del Novecento sul problema della guerra e sulle possibili vie della pace (dalla nonviolenza gandhiana all’europeismo federalista).
Una terza linea di ricerca riguarda la critica della violenza rivoluzionaria e della violenza come veicolo di miglioramento della civiltà in genere. In questa linea si iscrivono
- una critica alle guerre “umanitarie” (o per la democrazia, o per la sicurezza ecc.);
- una critica alle teorie della rivoluzione violenta (per esempio quella di Frantz Fanon);
- un’analisi delle dinamiche inerenti alla pratica prolungata della violenza politica.
Il gruppo di ricerca
I componenti sono:
Alberto Castelli – professore associato (Responsabile)
Area delle Scienze storiche e antropologiche
La ricerca in ambito storico è indirizzata principalmente allo studio della storia europea dall’età moderna all’età contemporanea. Nell’ambito degli studi modernistici è privilegiato lo studio della storia sociale, intellettuale e religiosa, quest’ultima indagata soprattutto per quanto riguarda i rapporti ebraico-cristiani.
Il settore contemporaneistico si concentra sulla trasformazione e persistenza di elementi propri dell’Antico Regime nell’Otto-Novecento da un lato, dall’altro sulla storia dell’Europa nel contesto delle relazioni globali del Ventesimo e Ventunesimo secolo con particolare attenzione allo studio del ruolo rivestito dagli enti locali nel processo di integrazione europeo.
Nell’ambito delle scienze storiche si collocano inoltre studi nel campo delle discipline demoetnoantropologiche che riguardano l’antropologia dell’arte e l’arte dell’Insulindia e dell’Oceania. In quest’area oggetto di studio è altresì la fotografia nell’esotismo e il Primitivismo nell’arte del Novecento.
Le principali aree di ricerca scientifica riguardano:
- l’antropologia dell’arte e, in particolare, l’arte del corpo, la maschera e il mascheramento e la miniaturizzazione;
- l’arte dell’Insulindia e dell’Oceania e, in particolare, l’arte e architettura lao e lü, l’arte e architettura tradizionale balinese e l’arte del Sepik (regioni di ricerca sul campo);
- la fotografia dell’esotismo e, in particolare, la Scuola di Yokohama (1860-1910);
- il Primitivismo nell’arte del Novecento, e in particolare l’analisi delle fonti non-occidentali, orientali, popolari, psichiatriche, infantili, etc. negli scritti e nelle opere degli artisti.
Il gruppo di ricerca
I componenti sono:
- Francesco Paolo Campione - ricercatore (Responsabile)
Il gruppo di ricerca in Storia dell’Europa
La ricerca è condotta su temi inerenti la storia dell’Europa nel contesto delle relazioni globali del XX e XXI secolo. In particolare, l’investigazione storica tende a ricostruire, attraverso un rigoroso lavoro d’archivio e di recupero di fonti e testimonianze, il ruolo degli enti locali all’interno del processo d’integrazione europeo interpretato come azione dinamica che non ha avuto come attori solo gli Stati, ma bensì diversi protagonisti: movimenti, associazioni, enti territoriali, imprese e sindacati.
Attualmente i progetti in corso coinvolgono gruppi di ricerca presenti in diverse Università italiane: Genova, Pavia, Siena, Torino, Siena, Roma3, Catania e ovviamente Insubria. I gruppi sono coordinati dall’Associazione universitaria studi europei (AUSE) e finanziati dall’Unione Europea attraverso i Progetti Jean Monnet.
L’approccio innovativo apre nuove linee di ricerca per interpretare anche l’attuale evoluzione politica nei diversi Stati nonché l’atteggiamento dei cittadini europei verso le sfide dell’Unione Europea che può ancora trasformarsi in federazione o perdere la propria capacità attrattiva.
I componenti sono:
- Fabio Zucca – ricercatore (Responsabile)
Il gruppo di ricerca su XIX e XX secolo
Questa linea di ricerca si occupa della ricostruzione degli avvenimenti fattuali del XIX e XX secolo e della interpretazione degli stessi in base ad un criterio causale, che comprende un fascio di con-cause molto intrecciate ed aggiornate a fenomeni di comunicazione tipici di un'età di massa avanzata.
Gli ambiti di ricerca privilegiati sono gli elementi di trasformazione, all'interno delle società euro-atlantiche, di categorie politiche, economiche, culturali, valoriali e di mentalità diffuse, da un mondo misto di elementi persistenti dell'Ancient Régime, e di graduale emergenza di categorie sociali e teorie economico-sociali che fanno riferimento al legame tra la ricchezza e la rilevanza politico-sociale, ad una prospettiva universalistica e secolare, parallela al fenomeno tecnico-economico della mondializzazione e successiva globalizzazione.
Particolare attenzione è riservata alla nascita del "disordine" geopolitico mondiale, che - iniziato in Europa nella seconda metà del XIX - ha finito per dilagare, salvo la lunga parentesi della Guerra Fredda, e interessare la situazione dell'intero pianeta.
I componenti sono:
- Giorgio La Rosa – ricercatore (Responsabile)
La ricerca nell’ambito del SSD M-STO/02 riguarda la storia intellettuale e sociale europea dal Quattrocento al Novecento, con particolare attenzione allo studio del pensiero liberale classico e libertario. Altra area di interesse è la storia dei rapporti ebraico-cristiani e la storia religiosa, con particolare attenzione al periodo illuministico. La ricerca è indirizzata inoltre ad indagare la presenza e l’evoluzione in età moderna dell’idea di impero, con particolare riferimento all’Impero bizantino. Oggetto di studio è altresì la storia degli Stati Uniti dalle origini ai nostri giorni, e la storia globale.
Il gruppo di ricerca
I componenti sono:
- Paolo Luca Bernardini - professore ordinario (Responsabile)
- Elisa Bianco – professore associato
Area delle Scienze storico-artistiche
La ricerca nel settore delle scienze storico-artistiche comprende il periodo che va dal Medioevo fino all’età contemporanea privilegiando lo studio degli Artisti dei Laghi lombardo-svizzeri attivi non solo localmente ma anche in ambito nazionale, europeo e d’oltreoceano.
I ricercatori di quest’area sono impegnati sia sul fronte di progetti individuali, sia su quelli di gruppo, con colleghi dell’Ateneo e di istituti/università italiani e stranieri, privilegiando un approccio interdisciplinare ai diversi ambiti di lavoro. Attualmente, i progetti di ricerca riguardano due linee d’indagine principali:
- l’attività degli Artisti dei Laghi lombardo-svizzeri (secoli V-XX). L’espressione si riferisce a una categoria storiografica specifica di maestranze specializzate, provenienti dalle aree vallive e subalpine comprese tra i laghi di Como, Maggiore e di Lugano. Gruppi strutturati di artefici altamente specializzati nei settori edilizio, scultoreo e pittorico, organizzati su base dinastico-corporativa, che operarono dall'Alto Medio Evo fino alla Contemporaneità, estendendo il loro raggio d’azione, progressivamente, dall’Italia all’Europa, sino a nuovi contesti operativi d’oltreoceano;
- la costituzione, nel 2019, del Centro di Ricerca sulla Storia dell'Arte Contemporanea (CRiSAC), ha consolidato il legame del nostro Ateneo con l’arte contemporanea dell’area di Varese e Provincia, che risale alla sua stessa fondazione (1999). Oggetto privilegiato d’indagine del Centro sono lo studio, la valorizzazione e la promozione del lavoro dei più importanti artisti del territorio attivi nella seconda metà del XX secolo, supportati dall’organizzazione di eventi espositivi, accompagnati dall’edizione di cataloghi scientifici, presso gli spazi istituzionali, di governance e di rappresentanza del Rettorato e presso il Padiglione Morselli, fulcro dell'attività studentesca e luogo deputato all'allestimento primariamente di esposizioni fotografiche.
Il gruppo di ricerca
I componenti sono:
- Andrea Spiriti - professore ordinario (Responsabile)
- Laura Facchin – ricercatrice
I Centri di ricerca
Elenco dei centri
Il Centro si occupa di promuovere studi e ricerche, a carattere interdisciplinare e con metodologie innovative, nel campo della lingua e della linguistica storica e sincronica delle lingue europee e del bacino del Mediterraneo, in particolare dell’Inglese e dell’Italiano, e di lingue e culture di impatto globale (ad esempio lo spagnolo nella varietà latino-americana e la cultura argentina in particolare); nel campo della letteratura italiana e delle letterature straniere moderne, considerate anche nelle loro relazioni storico-culturali; si occupa altresì di tematiche relative all’interazione multi-etnica e multi-/inter-culturale e dei loro riflessi sui piani sociolinguistici e interlinguistici; si occupa anche di studiare la scienza della comunicazione (la comunicazione medico scientifica dei/nei paesi di lingua inglese in particolare) pure nell’interazione con i nuovi media e le nuove aree disciplinari e le forme di espressione e linguaggi artistici quali musica, teatro e danza.
Direttore: prof.ssa Alessandra Vicentini
Direttore: prof. Paolo Musso
Il Centro di ricerca sulle minoranze (CERM) ha lo scopo di promuovere e approfondire ricerche interdisciplinari sulla sociologia e sociolinguistica delle minoranze, favorendo sinergie tra competenze sociolinguistiche, glottodidattiche, sociologiche, storiche, pedagogico-educative e giuridiche. Primo nel suo genere, vuole fornire una lettura organica delle realtà minoritarie, delle dinamiche migratorie e della composizione delle collettività nei contesti di insediamento, adottando una visione inclusiva delle minoranze che ne sottolinei le potenzialità di capitale umano, crescita e sviluppo nei diversi territori.
Tra le attività del CERM rientrano iniziative formative e di aggiornamento nel campo delle tematiche di non-discriminazione e protezione delle lingue delle minoranze, di inclusione linguistica, sociale e culturale degli immigrati, di formazione in lingue minoritarie, della glottodidattica rivolta al mantenimento della madrelingua e dell’insegnamento dell’italiano lingua seconda per target di apprendenti appartenenti a specifiche minoranze.
Direttore: prof. Daniele Brigadoi Cologna
Web: http://cerm.uninsubria.it
Il Centro è stato costituito nella primavera del 2019 come osservatorio permanente, dotato di una struttura scientifica in grado di monitorare, studiare e promuovere, in dialettica con studiosi italiani e stranieri, poli museali, fondazioni, archivi, istituzioni scolastiche ed enti pubblici e privati, la storia dell'arte contemporanea e post-moderna del territorio.
Direttore: prof. Andrea Spiriti
Il Centro ha lo scopo di promuovere la ricerca teorica e applicata, a carattere interdisciplinare e con metodologie innovative, nello studio del documento scritto, nella sua vasta accezione diacronica e diatopica, come oggetto di indagine e/o come fonte primaria di molteplici discipline scientifiche (quali quelle di ambito linguistico, epigrafico, filologico, paleografico, storico, archeologico, giuridico, artistico, archeometrico, informatico).
Nello specifico, sul piano del contenuto/signifié, gli indirizzi principali della ricerca sono incentrati sui complessi rapporti tra il “farsi” del fenomeno scrittorio e lo sviluppo culturale e sociale delle civiltà, tra la definizione della valenza del documento scritto in relazione a fenomeni storici e strutture socio-economiche e giuridiche.
Sul piano dell’espressione/signifiant l’attenzione della ricerca è vòlto agli sviluppi tecnici della tipologia scrittoria, e delle procedure di estensione materiale, alla varietà e alla gradazione qualitativa dei supporti, nonché ai legami tra testi ed elementi figurativi e decorativi.
Direttore: prof. Giulio Facchetti
Il Centro si occupa di promuovere studi e ricerche, a carattere interdisciplinare e con metodologie innovative, nel campo della filosofia e delle scienze umane e sociali, in particolare nell’Estetica, nella filosofia dell’arte e nel campo dell’immaginario collettivo e dei processi politico-giuridici, considerati anche nelle loro relazioni storico-culturali; si occupa altresì di tematiche relative agli studi culturali e dei loro riflessi sui dispositivi della visione; si occupa anche di studiare la scienza della comunicazione nell’interazione con i nuovi media e le nuove aree disciplinari e le forme di espressione e linguaggi artistici quali pittura, scultura, architettura, musica, danza, televisione, teatro e cinema.
Direttore: prof.ssa Micaela Latini
Web: www.ciragef.it
Il Centro (Centre for cultural heritage studies) è stato istituito nel 2005, allo scopo di promuovere e di svolgere studi e ricerche nel campo delle Scienze dei Beni Culturali e della Simbolica Politica. Il suo Consiglio Scientifico e l’assemblea degli Aderenti sono costituiti da professori, ricercatori ed esperti dei settori di interesse del Centro.
Nelle Scienze dei Beni Culturali rientrano tutte le discipline che studiano le qualità concrete fisiche e chimiche dei materiali che compongono i beni culturali, ma anche quelle che studiano i beni culturali nei loro apporti ai sistemi turistici da un punto di vista economico, giuridico, storico, artistico e antropologico. Nella Simbolica Politica rientrano le discipline che studiano gli strumenti e le manifestazioni che orientano la vita sociale e politica anche con il concorso di elementi attinti all’immaginario collettivo, come nel caso dei miti di appartenenza e di tutte le forme di auto-riconoscimento di una collettività.
Direttore: Laura Rampazzi
E-mail: [email protected]
Web: http://csbc.uninsubria.it
Il Centro è stato istituito nel luglio 1999 e tra le finalità del suo regolamento rientrano in primo luogo la promozione e la ricerca sulle storie e culture locali, con particolare attenzione alle problematiche metodologiche e allo studio critico delle fonti, secondo un'accezione di matrice anglosassone.
In questi anni il Centro speciale è stato impegnato su molteplici fronti. Nell'ambito della didattica, sono stati realizzati corsi di aggiornamento e di perfezionamento post laurea destinati sia a specialisti che a cultori della materia, a insegnanti di ogni ordine, curatori di musei, operatori turistici e dei beni culturali. Nell’ambito delle attività connesse con la biblioteca e la raccolta cartacea e digitale di documenti, il Centro offre ai laureandi in discipline umanistiche un servizio di orientamento alla consultazione di biblioteche e archivi e di assistenza di carattere bibliografico e paleografico. Il consistente archivio fotografico è a disposizione di utenti e studenti, previo appuntamento con l’addetto alla catalogazione e consultazione. Nel campo dell'edizione informatica delle fonti documentarie medievali del territorio varesino e comense, ha partecipato all'iniziativa della Regione Lombardia "Codice diplomatico della Lombardia Medievale". Nell'ambito dell'edizione e della repertoriazione delle fonti storiche e della ricerca bibliografica, quale strumento per dare avvio a qualsiasi nuovo studio scientificamente fondato, sono state realizzate una serie di pubblicazioni e banche dati.
Direttore: Gianmarco Gaspari
Web: http://www.cslinsubria.it/
I risultati della Ricerca
I progetti di ricerca
Le attività di ricerca del Dipartimento sono supportate da progetti finanziati su bandi competitivi nazionali ed internazionali, da associazioni, agenzie, fondazioni ed enti privati nazionali.
- I progetti finanziati (seleziona il Dipartimento di tuo interesse)
- Archivio precedente
Le pubblicazioni
Il deposito isituzionale della Ricerca dell'Ateneo, dove sono raccolte, conservate e documentate le informazioni sulla produzione scientifica, utile per la loro disseminazione è:
- IRInSubria – Deposito Istituzionale ad accesso pubblico (che comprende anche le tesi di dottorato)