Comunità accademica e istituzioni il 23 giugno nel chiostro di Sant'Abbondio per il taglio della torta
Con un momento di incontro per la comunità accademica e alcuni ospiti venerdì 23 giugno nel Chiostro di Sant’Abbondio, a Como, l’Università dell’Insubria ha festeggiato i suoi 25 anni. Una cerimonia semplice e sentita in aula magna, dove gli interventi istituzionali si sono avvicendati con musica e teatro.
Il primo saluto è stato quello della Regione Lombardia, portato dall’assessore all’Università ricerca e innovazione Alessandro Fermi: «Per Regione Lombardia siete un orgoglio e un privilegio sul territorio. L’Insubria ha unito Varese e Como, forma ragazzi subito accolti nel mercato del lavoro, ha saputo relazionarsi con gli atenei milanesi valorizzando le proprie eccellenze, senza essere seconda a nessuno. Tanti auguri e buon lavoro!».
Piene di forza e di entusiasmo le parole del sindaco di Como Alessandro Rapinese: «Una delle più grandi sorprese di quando sono diventato sindaco è stata quella di iniziare a relazionarmi con l’Università dell’Insubria: un partner rapido, interessato allo sviluppo della città, disponibile, entusiasta. Ogni volta che chiamo, l’Insubria c’è e aiuta l’amministrazione. Questo penso che sia il modo più bello di festeggiare i vostri 25 anni. Non ho mai avuto la sensazione di una cultura così vicina alla concretezza e se questa è l’Università dell’Insubria… che spettacolo!».
Mariagrazia Sassi in rappresentanza dell’amministrazione provinciale di Como Fiorenzo Bongiasca: «La nostra università è il fiore all’occhiello del nostro territorio. il Censis nella relazione 2022/23 ha detto che l’Insubria è la seconda università per occupazione subito dopo la laurea. Quindi per noi che ci occupiamo di territorio e di lavoro questa è una cosa veramente importante».
Il rettore Angelo Tagliabue: «Ringrazio tutte le autorità per le belle parole che mi hanno commosso. Noi siamo qui per restare, per crescere a livello qualitativo e non quantitativo. Qualitativo per il territorio, per tutti i suoi abitanti, per far conoscere questo splendido territorio il più possibile in Italia e nel mondo. Questa è la nostra missione e vedo che dal riscontro che c’è stato adesso con le principali autorità ci stiamo riuscendo, in piccola parte perché la strada è ancora lunga. Questo è il più bel complimento che potevate farci. Grazie di cuore».
Il rettore ha poi dialogato con il direttore di Espansione Tv Andrea Bambace, che ha portato “in regalo” due telegiornali del 1998 e inizio 1999 sulla nascita dell’ateneo a Como. Temi dell’intervista: il bilancio di un quarto di secolo di lavoro, la relazione tra la città turistica e la città universitaria, il rapporto futuro con il territorio, il primato dei laureati Insubria nel mondo del lavoro e la relazione con Milano.
«Non è stato semplice, era presente un'università di alto lignaggio il Politecnico considerata l'Università di Como – ha detto il rettore Angelo Tagliabue –. Ma abbiamo agito con lungimiranza. Noi siamo qui e rimaniamo qui, il personale amministrativo, i tecnici, gli stessi studenti ci hanno sostenuto e incoraggiato nella crescita che sembrava impossibile data anche l'iniziale competizione con un altro ateneo. Ci siamo ritagliati un ruolo tra le mille difficoltà e sembra, dalle parole qui sentite, di esserci riusciti»
Rispondendo a una domanda di Andrea Bambace, il sindaco Rapinese ha dato anche una notizia: «La mia amministrazione e l’amministrazione di questa università abbiamo una cosa in comune: parliamo poco e facciamo tanto. Alcuni progetti non li riveliamo, ma ce ne sono e sono bellissimi. Uno lo anticipiamo. Abbiamo un bello stabile in via Volta e penso che sia la migliore residenza universitaria che si possa creare nel centro storico a supporto dell'Insubria».
Al termine del momento giornalistico, il rettore ha chiamato sul palco il professore emerito Giulio Casati, che ha fatto i complimenti agli studenti attori, e il direttore generale Marco Cavallotti, che ha raccontato di come abbia visto nascere l’Insubria quando lavorava a Como e Sant’Abbondio era ancora in fase di acquisizione: «Sono tornato dopo molti anni, il cambiamento è stato entusiasmante, è un'emozione ogni volta che ritorno a Como e qui».
Bravissime le tre Rose di Maggio, le musiciste vestite di rosso che hanno accompagnato la cerimonia con un raffinata scelta di brani musicali, da Gershwin a Sakamoto: con Chiara Bottelli al violino, Mariachiara Cabinato alla viola e voce e Caterina Cantoni al violoncello
Emozionanti i quattro interventi scritti e recitati dagli studenti del Cut Insubria, il centro universitario teatrale: Ferdinando Costantino, Martina Rizzarello e Ramesha Perera e il regista Giulio Bellotto hanno messo il cuore nei loro testi, raccontando i propri anni e quelli dell’Insubria ed evidenziando il senso di appartenenza che l’ateneo esercita sulla comunità studentesca.
Il taglio della torta è avvenuto durante l’aperitivo nel chiostro, con le note musicali del Crossing The Jazz Trio, con Chiara Bottelli alla voce e al violino, Stefano Corradi al sax e al clarinetto e Mell Morcone al pianoforte.
I festeggiamenti per il 25esimo sono stati avviati lo scorso novembre con l’inaugurazione dell’anno accademico alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono proseguiti a maggio a Varese con lo spettacolo «Elio, Pierino e il lupo», che ha coinvolto il territorio totalizzando 1200 spettatori, e proseguiranno con altre iniziative in programma tra Varese e Como il 14 luglio, giorno del compleanno dell’Insubria, come raccontato nella pagina dedicata al 25esimo.
(Nella fotografia, Giampiero Del Fatti e Cecilia Pellicanò, che hanno affiancato il rettore nel taglio della torta del 25esimo)