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Medicina e chirurgia: presentazione del corso
Andrea, studente del terzo anno di questo corso, spiega che la medicina è la scienza che studia il corpo umano al fine di garantire la salute delle persone, ma che la semplice definizione non basta.
Il medico può infatti lavorare in reparto, sul territorio, ed essere un medico di medicina generale, lavorare in un laboratorio di ricerca, scoprire cose nuove oppure aiutare una vita nuova a nascere.
La medicina, però, è la scienza più umanistica di tutte, perché ogni caso in medicina è a sé stante e la parte umana del lavoro del medico è imprescindibile e fondamentale.
Il percorso di studi in medicina è estremamente lungo e tortuoso, ma la chiave del successo, a partire dal test, è la determiinazione e l'amore per quello che state facendo.
Federico, iscritto al sesto anno, chiarisce che dopo l'ingresso a medicina ti aspettano sei anni di tirocini, lezioni, esami, esperienze meravigliose e, in particolare, che ciò che è più bello è l'approccio progressivo che si ha alla materia, dalle basi teoriche e scientifiche, fino alla vita di tutti i giorni, che viene raccontata in materie come clinica medica o clinica chirurgica. Fondamentale è l'opportunità, negli ultimi anni di studio, di effettuare anche molte ore di tirocinio in ospedale, sia in strutture grandi, sia più piccole e periferiche.
Consiglia l'Insubria perché è un ateneo giovane, con ancora molta voglia di migliorarsi, cosa che si percepisce sia a lezione, sia durante i laboratori o le esercitazioni. Le risorse sono di qualità e segnala anche un'ampia varietà di riviste scientifiche di altissimo livello disponibili per la consultazione.
Il campus non è in centro città, a Varese, ma lo si può raggiungere facilmente in auto o con i mezzi pubblici, soprattutto da quando sono state istituite le linee di autobus che collegano direttamente, e senza fermate intermedie, le stazioni al campus di Bizzozero.
Le lezioni, ogni anno, si tengono inoltre in una sola aula, cosa che supporta la possibilità degli studenti di concentrarsi maggiormente sulle materie di studio e di conoscere meglio i docenti e gli altri studenti.
Andrea riprende la parola ed elenca i miti da sfatare: non è necessario essere dei geni, tantomeno in matematica, non è necessario uscire dalla maturità con un voto alto e nemmeno studiare tutto a memoria. Quel che occorre maggiormente è usare la logica.
Di sicuro occorrono costanza, metodo e resistenza. La frequenza di lezioni e tirocini è obbligatoria ed ogni centimetro va conquistato, ma proprio perché faticoso è anche gratificante.
Riecco Federico, che consiglia di essere sempre curiosi e non semplici vasi da riempire, quindi di andare sempre un po' oltre quello che è richiesto per superare l'esame, opportunità che l'Insubria offre attraverso esperienze in sede, in laboratorio o in reparto, e anche all'estero, e che gli hanno fatto amare ancora di più il lavoro che andrà a fare.