Lingua spagnola - prof.ssa Arribas

Buongiorno, mi chiamo Nieves Arribas e sono docente di Lingua spagnola, di traduzione e di cultura nel corso di laurea triennale in Scienze della mediazione interlinguistica e interculturale e in quello successivo, che è un corso di laurea magistrale, per il quale abbiamo anche un accordo con l'Università di Siviglia che permette agli studenti che si presentano al bando, e ottengono i primi posti in graduatoria, di avere il doppio titolo, il master spagnolo e il titolo di laureato magistrale in Italia. Volevo parlarvi velocemente dello Spagnolo che, come sapete, è una lingua che si parla in 22 paesi, quindi la Spagna in realtà è solo il 10 per cento degli ispano-parlanti del mondo; c'è un 90 per cento in America e sono più di 577 milioni di ispano-parlanti nel mondo, quindi più del 7,6 della popolazione mondiale, di cui 480 milioni come lingua materna. È la terza lingua più usata in internet e la seconda per computo globale di dominio madrelingua, competenza limitata per l'apprendimento, eccetera. Noi in questi tre anni partiamo da zero, cerchiamo il primo anno di entrare nel livello B1 del plan curriculare del Cervantes, o del quadro di riferimento europeo, nel secondo anno finire il B1 ed entrare fino a metà del B2 e nel terzo cercare di arrivare all'inizio del C1, che è il livello richiesto poi nel corso di laurea magistrale. La cosa che mi interessa sottolineare dello Spagnolo è l'altissimo grado di inter-comprensione: c'è un grado di coesione dello Spagnolo nel mondo molto elevato, nel senso che una persona che abita nel nord del Messico capisce perfettamente un ispano-parlante della Patagonia, della Spagna, del Cile, e quindi è un grado molto alto. E noi non solo diciamo quali cose non sono dentro il sistema -perché se tutto fosse permesso, la lingua non sarebbe un sistema, e la lingua è un sistema-, ma cerchiamo di farlo non solo prescrittivamente, ma anche mostrare agli studenti che "capire il linguaggio" è farsi domande quotidiane sull'uso. Io ho dei colleghi diversi, Italiani, ma anche il collega Manuel Barriuso, che è Cubano, colleghe che sono di Saragozza, del Pais Basco, e quindi gli studenti possono avere anche una panoramica di come suonano i diversi modi prosodici, eccetera. E che è una cosa fondamentale, perché la lingua non è solo uno strumento, non è solo un ferro, le lingue non sono qualcosa che esiste per essere usata e basta: noi non usiamo il respiro, non usiamo la circolazione del sangue. Le lingue sono per essere incorporate, vissute, in modo che chi chi impara una lingua possa essere ascoltato e capito. Quindi vi aspetto, vi aspettiamo, Manuel Barriuso e gli altri colleghi esercitatori, perché noi docenti facciamo la lezione diciamo, tra virgolette, teorica, e poi tutta una serie di esercitatori molto bravi, con gruppi più ridotti, fanno un lavoro più sulla pratica e tutti quanti, tutti noi di Spagnolo vi aspettiamo per incominciare questa appassionante avventura di entrare nello studio dello Spagnolo. Arrivederci.