Informatica: i rappresentanti 2020 presentano il corso

Ciao a tutti, sono Marco Pierini, rappresentante degli studenti del corso di laurea in Informatica all'Insubria e sono qui oggi per cercare di spiegarvi brevemente che cos'è il nostro corso e come funziona. Approcciarsi alla nuova realtà può non essere sempre facile, questo perché cambiano le dinamiche a cui siamo abituati prima di andare all'Università. Faccio un esempio, il rapporto con i professori cambia: mentre al liceo è molto più colloquiale, qui diventa più formale e posato. Anche la vita universitaria cambia: in università non si viene infatti soltanto per seguire le lezioni, ma si viene anche per studiare, stare in compagnia, fare lavori di gruppo e sostanzialmente si vive un po' in università. Anche gli esami sono molto diversi da come siete abituati ad affrontare le verifiche: gli esami, infatti, non seguono gli argomenti passo passo, bensì sono una preparazione complessiva finale di un percorso di studi ormai finito. Pertanto, è basilare saper progettare i propri percorsi di studio e sapere trovare un metodo che sia congeniale alle proprie tempistiche. Da non sottovalutare poi è la personalizzazione del piano di studi, ovvero poter scegliere alcune materie al posto di altre per soddisfare e venire incontro a ciò che sono le vostre passioni e le vostre esigenze. Tuttavia, non è sempre facile ambientarsi, vero Chiara? Ciao a tutti, sono Chiara Morisetti e, come immagino abbiate capito, sono anch'io una studentessa e una rappresentante di Informatica. Bene, cosa serve per frequentare questo corso? Bè, scontata è tanta voglia di imparare, senza di quella non si va da nessuna parte, ma diciamo che fa comodo una buona base di matematica e di logica. Non vi preoccupate: anche se non ce l'avete, ci sono dei corsi propedeutici da poter seguire. L'importante è, diciamo, non avere proprio un odio della materia, altrimenti un po' di esami vi resteranno un po' pesanti. A parte questo, dovete mettervi in testa che, oltre a scrivere codice, ci saranno degli esami di struttura, di schemi e di tutte le convenzioni, in modo da poter scrivere codice comprensibile a un intero team. Questo, so che in alcune superiori si fa già, ma non in tutte, e alcuni studenti rimangono un po' stupiti dall'esistenza, quindi vogliamo anticiparvela. Ora rimane una grande domanda: ingegneria o informatica? Che differenza c'è tra ingegneria informatica e informatica? Marco, mi dai una mano? Con molto piacere, Chiara. Dunque, permettetemi di fare chiarezza: ingegneria informatica e informatica non sono uguali. Questo, perché hanno delle differenze sostanziali alla base: Ingegneria informatica è ingegneria con un po' di informatica, mentre Informatica è un corso prettamente informatico. Questo vuol dire che il nostro corso si concentra su materie prettamente, informatiche tralasciando quella che può essere una più solida base ingegneristica, come ad esempio le basi di fisica e le basi di chimica. Inoltre, il nostro corso fornisce una solida base di teoria, che è spendibile subito nella pratica. Ci tengo a precisare, infine, che Ingegneria informatica non è "informatica con un po' di ingegneria", ma è "ingegneria con un po' di informatica". Pertanto, se cercate una formazione puramente ingegneristica e volete applicarla all'informatica, allora Ingegneria informatica è il percorso che fa per voi; se, invece, volete applicarvi puramente dal punto di vista informatico e diventare degli informatici a tutti gli effetti, allora Informatica è la vostra strada. Ad ogni modo, non vi è solo l'Insubria che fornisce un corso di Informatica, pertanto molti di voi potranno giustamente chiedersi: "Ma perché proprio l'Insubria"? (Riprende la parola Chiara) A questa rispondo io, Marco. L'Insubria dh vantaggio ha che è molto radicata nel territorio: un sacco di nostri corsi o di nostre offerte di studio si basano su quello che le aziende o chiunque opera nel territorio necessita. Questo comporta che noi abbiamo un altissimo tasso di occupazione, spesso ancora prima di prendere la laurea. In più, come tutte le università, abbiamo un po' di progetti con l'estero, in modo particolare segnalo il nuovissimo Double Degree, ma per spiegarmi meglio chiederò un aiuto da Nizza: vai, Simone! Ciao, Chiara. Ciao a tutti. Io sono Simone e, come vi hanno anticipato, mi trovo a Nizza, in Costa Azzurra, per svolgere il progetto di Double Degree del corso di laurea magistrale in Informatica. Ho già svolto i miei primi sei mesi di lezioni e attualmente sto svolgendo l'intership presso un laboratorio di ricerca a Sophia-Antipolis. Per chiunque di voi volesse avere informazioni, potete contattarmi (@diballi oppure [email protected]). Qua da Nizza è tutto, a voi la linea. (Riprende la parola Chiara) Bene, allora: abbiamo visto che progetti ci sono all'estero per la magistrale, ma com'è l'università qui in Italia? Per prima cosa dovete sapere che l'Università degli Studi dell'Insubria è considerata un'università medio-piccola, Quindi diciamo che non c'è tantissima gente, rispetto ad altri Atenei, ovviamente. Questo a noi studenti porta un grande vantaggio: i professori avranno meno mail a cui rispondere e quindi potranno rispondere alle nostre un po' più velocemente. Un altro vantaggio che abbiamo è la disponibilità dei nostri professori: non è infrequente vedere professori che si fermano a spiegare, a dare consigli a studenti o un materiale per approfondimento. Dopo la lezione, banalmente, degli studenti si avvicinano e iniziano a parlare. So che a voi delle superiori sembrerà un concetto da nulla, ma non in tutte le università è così e questo è un grande vantaggio che abbiamo. Un'altra cosa che io trovo molto positiva è la propensione ai lavori di gruppo: abbiamo esami, in modo particolare "Laboratorio A" e "Laboratorio B", che devono essere svolti in gruppo, non puoi farlo da sola. Questo, so che potrebbe essere un po' un problema per alcuni, ma in verità è un enorme vantaggio, perché hai la possibilità di iniziare a sperimentare un concetto di lavoro di gruppo, con tutto quello che trascina dietro -divisione del lavoro, definizione di scadenze e tutti i problemi di lavorare in gruppo- con un gruppo di persone che comunque puoi chiamare "amici" e quindi è più facile risolverli con loro, che affrontarlo direttamente sul mondo del lavoro, con colleghi e capi. E questo direi che mi è tornato comodo. Detto questo, direi di aver detto tutto, quindi io con questo vi saluto. (Riprende la parola Marco) Aspetta! Aspetta, Chiara! Dimentichi nulla? (Risponde Chiara) Ah già... ho dimenticato di parlare del nostro ruolo. (Torna Marco) Precisamente. Lascia fare a me: dunque, i rappresentanti sono il punto di collegamento tra il corpo studenti e il corpo docenti e, ovviamente, tutta l'amministrazione. Aiutiamo, inoltre, gli studenti sui vari aspetti di ordine burocratico e amministrativo, raccogliamo anche segnalazioni che possono venire dagli studenti e le portiamo a chi di dovere, in modo che vengano ascoltate. Siamo, in poche parole, i garanti dei diritti e dei doveri degli studenti. Questo è tutto. Abbiamo riassunto brevemente quelli che sono i quesiti che maggiormente ci vengono posti e che anche noi avevamo prima di intraprendere questo viaggio. (Riprende la parola Chiara) A questo punto, non vi tratterremo oltre: ci vediamo a settembre. (Chiude Marco) E buona fortuna, ragazzi!