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Corso di laurea in Scienze del turismo: il corso, i percorsi di internazionalizzazione e gli sbocchi occupazionali
Parla la professoressa Roberta Minazzi, docente dell'insegnamento in Economia, gestione e marketing delle imprese turistiche.
L'obiettivo di questa presentazione video è quello di presentarvi il corso nel suo complesso, con alcune informazioni di carattere più generale, e poi dedicare la parte centrale a due aspetti: i percorsi di internazionalizzazione e gli sbocchi occupazionali. Potete trovate ovviamente ulteriori approfondimenti nel sito di ateneo alla pagina del corso di Scienze del turismo. Vi segnalo anche i successivi eventi che si svolgeranno a metà aprile durante l'open day virtuale del nostro Ateneo in cui sarà possibile dialogare direttamente con i docenti e con gli studenti dei vari corsi di studio e nello specifico del corso di studi Scienze del turismo.
Partiamo quindi con qualche informazione di carattere generale. Il corso è triennale, non è previsto un test con limitazione numerica per l'ingresso ma una prova di verifica delle competenze iniziali che potrà essere svolta anche on-line durante l’open day. Gli studenti potranno effettuare dunque una prova volta a testare le competenze logiche, linguistiche e grammaticali di base e, in base ai risultati, potranno identificare eventuali lacune e cercare di colmarle durante il primo anno di corso. Questo non vincola la possibilità di immatricolarsi, infatti, indipendentemente dal risultato gli studenti potranno immatricolarsi e frequentare i corsi e poi provare nuovamente il test durante le varie sessioni attive durante tutto il primo anno di corso. Al termine del triennio è prevista una prova finale che consiste in una dissertazione scritta con relativa presentazione dei risultati del lavoro una commissione.
La sede di svolgimento è Il Chiostro della Basilica di Sant'Abbondio a Como, essa stessa un'attrazione turistica nella destinazione di Como e sede del Dipartimento di Diritto, Economia e Culture, cui fanno capo i CdS Scienze del turismo, Giurisprudenza e la Laurea Magistrale in Lingue Moderne per la Comunicazione e la Cooperazione Internazionale.
Il CdS si propone di fornire adeguate competenze agli studenti che vorranno poi inserirsi nel business turistico. La formazione degli studenti del CdS si basa sulla multidisciplinarietà e sul collegamento con il modno del lavoro. Siamo convinti che unire ed integrare fra loro discipline economico-aziendali, umanistiche e giuridiche possa fornire ottimi strumenti agli studenti per affrontare i problemi (problem solving) e sviluppare adeguate Soft Skills da applicare nel contesto lavorativo. Un altro tema importantissimo è quello delle lingue. Per chi studia Scienze del turismo le lingue non possono essere considerate materie integrative. Oltre all’inglese, la cui conoscenza ormai è data per scontata, il CdS punta sul tedesco e sullo spagnolo. Inoltre, grazie alla sinergia con il corso di studi in Scienze della mediazione interlinguistica e interculturale, possiamo anche offrire lingue come il Russo e il Cinese.
Gli studenti durante il triennio potranno personalizzare il proprio percorso di studi andando a scegliere in taluni casi una prevalenza di materie economico-aziendali, e quindi specializzarsi di più sul management del turismo, in altri casi una prevalenza di materie legate al turismo culturale, ossia materie storico-artistico e culturali.
Crediamo fortemente nel collegamento con il mondo del lavoro e quindi organizziamo stage, seminari e testimonianze di manager, del settore che invitiamo in aula a parlare con i nostri studenti. Inoltre, organizziamo laboratori didattici che permettono agli studenti di mettersi in gioco su vere e proprie problematiche aziendali. In pratica, gli operatori del settore turistico del territorio sottopongono ai nostri gruppi di studenti veri e propri problemi aziendali e chiedono di proporre delle soluzioni, attuando le strategie imparate in aula.
Per quanto riguarda i programmi internazionali, oltre al programma Erasmus Plus Studio, che credo conoscerete, il CdS in Scienze del turismo da più di 10 anni ha sviluppato il programma Niagara University negli Stati Uniti e un Workshop alle Maldive sul tema della sostenibilità in ambienti fragili. Inoltre, è possibile per gli studenti svolgere uno stage all’estero prima e dopo la laurea grazie al programma Erasmus Plus traineeship.
Il programma Niagara University è un programma di scambio studenti: ciò significa che gli studenti dell'Insubria partono per un intero semestre (da fine agosto a dicembre) che trascorrono nel College of Hospitality and Tourism Management (Stato di New York) mentre gli studenti americani trascorrono un periodo di lavoro in Italia presso le principali strutture alberghiere del Lago di Como e si troveranno quindi a lavorare con i nostri studenti durante il periodo di stage. In particolare, gli studenti italiani potranno frequentare e superare quattro esami riconosciuti in Italia in un College premiato dalla Leading Hotel Schools of the World, circuito internazionale che premia i migliori college che si occupano di ospitalità nel mondo. Questo programma è stato sospeso per il 2020/2021 a causa della pandemia e verrà riattivato nel 2022.
Il secondo programma internazionale è un Workshop alle Maldive sul tema della sostenibilità in ambienti fragili sviluppato in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Gli studenti di Scienze del turismo potranno trascorrere una settimana insieme agli studenti di Milano Bicocca e ai ricercatori del centro Maare alle Maldive per cercare di capire come gestire la sostenibilità in ambienti fragili. Saper coniugare lusso e sostenibilità risulta un tema particolarmente importante e attuale. Anche questo programma è stato svolto regolarmente a febbraio 2020, appena prima della pandemia, è stato sospeso nel 2021 ed è previsto che riprenda per l'edizione del 2022.
Immagino che, parlando di internazionalizzazione avrete qualche preoccupazione in questo periodo. Tenete conto le partenze per i programmi internazionali sono previsti al secondo e al terzo anno quindi le matricole del prossimo anno avranno tutto il tempo per abituarsi alla vita universitaria e poi partecipare ai bandi per i programmi internazionali.
Un secondo aspetto centrale di questa presentazione è legato agli sbocchi occupazionali. Un primo gruppo di sbocchi occupazionali riguarda l'area del management e quindi della gestione alberghiera. Il triennio forma infatti a ruoli quali: Direttore d'albergo, Front desk Manager, Food & Beverage Manager, Revenue Manager. In particolare, questa ultima figura, quella di solito meno conosciuta, si occupa di gestire la capacità produttiva di una struttura turistica e si propone come obiettivo la massimizzazione della redditività della capacità produttiva. In pratica, per un albergo di 100 camere, l'obiettivo di questo manager sarà quello di gestire i prezzi, la capacità e le prenotazioni per cercare di occuparle il più possibile. Tutti questi ruoli possono essere ricoperti non solo nel settore alberghiero, o comunque della ricettività, ma anche nei vari sub settori del turismo: trasporto, distribuzione, imprese crocieristiche, tour operator, ecc.
Esistono poi ruoli legati alla promozione turistica e del territorio per imprese pubbliche e private. La maggiore competizione fra le destinazioni rende sempre più necessario impiegare persone in grado di promuovere le bellezze di un territorio e attrarre turisti. Comuni e Regioni stanno investendo in uffici e team che si occupano di sviluppare il turismo e la promozione turistica.
Altre figure professionali sono legate al Digital marketing: esperti di comunicazione online e offline, social media manager, content creator, creazione di pacchetti e tour per agenzie di viaggi online. Infine, troviamo i ruoli legati all’accompagnatore turistico e alla guida turistica. Anche in questo campo sono necessarie nuove competenze legate alla capacità di raccontare un territorio per la sua valorizzazione. Nel caso della guida turistica dopo la laurea è necessario un successivo esame a livello territoriale.
Vorrei quindi sottolineare quelli che credo siano i principali punti di forza del CdS in Scienze del turismo: attenzione all’internazionalizzazione e focus sull' inserimento nel mondo lavorativo puntando su uno stretto collegamento con il mondo delle imprese e del territorio. Comprendere le reali necessità delle imprese ci permette di plasmare costantemente il piano di studi sulla base delle figure professionali richieste dal settore turistico. Questo va ad aumentare il tasso di occupazione dei nostri studenti: il nostro CdS in Scienze del turismo si è posizionato nel recente ranking di Almalaurea come il corso di studi con il più basso tasso di disoccupazione in Lombardia.
Una strada sempre più scelta dagli studenti è quella di proseguire gli studi con Master e Lauree magistrali perseguendo una maggiore specializzazione. Con riferimento a questo tema stiamo progettando una laurea magistrale che può completare il percorso di studi triennale in Scienze del turismo, fornendo agli studenti un percorso di specializzazione di ulteriori due anni sui temi della progettazione e gestione dei servizi turistici.
Vorrei lasciarvi con un pensiero. Immagino siate molto preoccupati in questo periodo perché, vedendo le notizie al telegiornale o leggendo le principali testate giornalistiche, sentirete parlare della crisi del turismo. È vero il turismo è in crisi in questo momento, molte aziende hanno problemi e sono a rischio. Però il turismo ha un andamento ciclico: quando si presenta una crisi il turismo subisce però poi si risolleva sempre. Recenti sondaggi svolti sui cittadini europei mostrano che una delle prime attività che le persone dicono di voler fare quando si sarà più liberi di muoversi è proprio quella di viaggiare. Quindi le premesse ci sono per vedere una ripartenza del turismo e forse anche una crescita ulteriore rispetto al periodo precedente la pandemia. Chiaramente sarà un turismo diverso e quindi la nostra sfida insieme a voi sarà quello di fornirvi le competenze adatte per lavorare in un turismo che sta cambiando. Abbiamo 3 anni per fornirvi quelle competenze di qualità che saranno ricercate dagli operatori per la ripartenza. Indipendentemente dal percorso che sceglierete, vi consiglio, se vorrete lavorare nel turismo, di trascorrere questo triennio per formarvi e differenziare il vostro profilo in modo da poter essere scelti dalle imprese più innovative che punteranno sulla ripartenza del turismo.
Vi ringrazio e spero di trovarvi l'anno prossimo al primo anno di corso. Arrivederci.