Otto Marzo, la Festa della Donna, tradizionalmente un momento di riflessione sull’universo femminile nel mondo del lavoro, nella società, nella famiglia.

«Ma il pensiero, la forza, la solidarietà che questa data rappresenta – dice il rettore Angelo Tagliabue –, oggi non possono che essere dedicati alle donne ucraine, le bambine, le giovani, le madri che affrontano il tredicesimo giorno di guerra».

L’Università dell’Insubria propone martedì 8 marzo due webinar di approfondimento:

• «Il corpo della donna, tra narcisismo e body shaming»
• «Le donne rifugiate in Italia, tra qui e altrove»

Al via anche il progetto «Prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, tra diritto e cultura» in collaborazione con Regione Lombardia e la Cattedra Unesco.

Questa settimana, il 10 marzo, è inoltre in programma un incontro della Commissione per la redazione del Bilancio di genere, del Piano di azioni positive e del Gender Equality Plan, presieduta dalla professoressa Barbara Pozzo.

Rispetto alla parità di genere, questi sono oggi i numeri dell’Università dell’Insubria:

• 152 professoresse e ricercatrici, pari al 37%
• 238 impiegate in ambito tecnico e amministrativo, pari al 73% del totale
• 6820 studentesse, pari al 54% del totale
• 106 dottorande, il 49%.
• 19309 laureate dal 1998 al 2021, pari al 59% del totale.