Trasformare il collegio in un luogo di crescita: un progetto formativo Insubria al Cattaneo
Un comitato scientifico presieduto dalla professoressa Michela Prest, Delegata per la Comunicazione, l’Orientamento e il Fundraising, ha messo a punto un progetto formativo personalizzato, dedicato agli studenti residenti al Collegio “Carlo Cattaneo” di via Dunant, a Varese, con lo scopo di organizzare attività trasversali selezionate dall’Ateneo, per permettere l’incontro tra persone, italiane e straniere, che quotidianamente si incontrano nella residenza.
Sabato 12 novembre si è svolta una giornata di presentazione delle proposte: attività teatrali e sportive – ha già avuto un positivo e forte riscontro il corso di yoga – giornate dedicate alla fotografia e allo storytelling, corsi di inglese online, rassegne cinematografiche, incontri con esponenti del mondo del lavoro e particolari attività come la ri-piantumazione delle aree verdi nel Parco Regionale del Campo dei Fiori ed escursioni filosofico-artistico-storiche nel territorio di Varese. Aderiscono all’iniziativa anche il Cus Insubria e il Cento Universitario Teatrale (Cut).
“Obiettivo dell’iniziativa è far comprendere agli studenti la fortuna di poter vivere nello stesso edificio” – spiega la professoressa Michela Prest - “che può essere trasformato da semplice dormitorio in una vera casa, creando così un’esperienza che rimanga per sempre e permettendo di sentirsi parte integrante di una comunità.”
I ragazzi dovranno quindi redigere un piano formativo personalizzato indicando le attività che preferiscono, con la collaborazione del responsabile del collegio, dottor Federico Raos, dirigente dell’Area Formazione e ricerca.
Da sottolineare il momento di comunità di pratica, con la designer e artista Italiana Giulia Bonora “Keramò”, in cui tutti gli studenti aderenti al progetto dovranno eseguire dei dipinti su dei pezzi di ceramica, che una volta cotti andranno formare un’installazione artistica che rappresenti la comunità. L’installazione sarà poi donata al collegio e rimarrà esposta, in attesa delle successive opere che verranno prodotte dai futuri residenti che aderiranno all’iniziativa.
(Nella foto, il dottor Federico Raos con Francesco Marzi, primo firmatario del progetto formativo personalizzato)