Per te Whites: la comunità dell’Insubria ricorda Alessandro Bianchi con un’opera di Angelo Zilio

1 Luglio 2021
Whites Opera di Angelo Zilio

Oggi la comunità dell’Università dell’Insubria ricorda Alessandro Bianchi, per tutti «Whites», che se n’è andato a 46 anni il 2 luglio 2019 lasciando un ricordo bello, vero, sincero, profondo. Con una cerimonia sentita in via Ravasi a Varese, sotto il Faggio Banano – come lo chiamava lui – è stata installata «Traguardando verso Ovest: libertà», la scultura di Angelo Zilio dedicata ad Alessandro: un piccolo uomo coraggioso a cavallo di un mondo rotondo, ferito da un breve squarcio di profondità.

«Ho voluto mettere al centro dell’opera la libertà – spiegato l’artista – e l’ho orientata verso Ovest, perché quello è il punto dove si compie tutto».

«Non mi sono mai resa conto di quanto bene mio figlio avesse seminato nella sua vita – ha detto la signora Piera circondata da impiegati, tecnici e docenti dell’ateneo –. Spesso discutevo con lui, ma ogni volta tornava a casa portandomi il fiorellino del perdono».

La cerimonia è stata condotta da Federico Raos, amico e collega di Whites. Presenti, in divisa, alcuni volontari del Cnsas di Varese, il Corpo di soccorso alpino e speleologico di cui Alessandro faceva parte. Presenti anche, con il cuore dalla Puglia, Vice e Pinetto, due dei suoi migliori amici.

In chiusura, alcune parole di Alessandro Bianchi, che amava (anche) scrivere:

«Lo scorrere e il cantar del fiume sotto casa rende tutte queste semplici sensazioni, infinite, melodiche e secondo me un tantino vere rispetto alla frenesia e all’apparenza che la nostra vita quotidiana ci propone! Alegher».

 

(Nella fotografia: l’artista Angelo Zilio accanto a «Traguardando verso Ovest: libertà», la scultura dedicata ad Alessandro Bianchi)

Ultima modifica: Martedì, 11 Luglio, 2023 - 18:12