Studiare a Samarcanda? Firmato un accordo con l’università dell’Uzbekistan

Il 23 novembre a Samarcanda (Repubblica di Uzbekistan) è stato sottoscritto un importante accordo di collaborazione tra l’Università dell’Insubria e l’Università Statale di Samarcanda. Nel corso della missione di Regione Lombardia in Uzbekistan, che ha coinvolto alcune università lombarde, Giorgio Zamperetti e Muktor Nasirov, responsabili della internazionalizzazione dei rispettivi atenei, hanno siglato una intesa che prevede scambi di professori e ricercatori per seminari, cicli di lezioni e attività di ricerca, nonché mobilità di studenti per attività didattiche e formative.
Hanno presenziato alla sottoscrizione della convenzione il governatore Attilio Fontana, l’ambasciatore italiano in Uzbekistan Andrea Bertozzi e l’ambasciatore uzbeko a Roma Otabek Akbarov. Uno dei principali ambiti di collaborazione tra i due atenei riguarderà la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, di cui Samarcanda, Como e Varese sono ricche.
Samarcanda, città ascritta dall’Unesco nel 2001 al patrimonio dell’umanità, ha una storia di 2700 anni quale punto nevralgico della Via della Seta che collegava Oriente e Occidente e preserva, tra l’altro, importanti vestigia dell’epoca di Tamerlano che ne hanno fatto una delle prime mete turistiche dell’Asia centrale.
«Sono lieto di aggiungere un nuovo tassello - ha dichiarato Giorgio Zamperetti - al processo di internazionalizzazione dell’Insubria, che ha visto nell’ultimo anno 23 nuovi accordi con prestigiosi atenei stranieri. Nell’immaginario collettivo Samarcanda evoca subito cultura e bellezza, e molto possiamo aspettarci da questo nuovo legame che da Como, città della seta, si spinge attraverso Varese su quella via che ha segnato la storia degli scambi culturali e commerciali tra Europa e Asia».