Parità di genere e Transizione ecologica: call for papers dal Festival di Trento e dal Sole 24 Ore
Sono aperte le iscrizioni alla Call for papers «Visioni di futuro - il mondo che cambia» lanciata nell'ambito del prossimo Festival dell'Economia di Trento che si terrà dal 2 al 5 giugno, organizzato dal Gruppo Sole 24 Ore in collaborazione con l’Università di Trento e intitolato «Dopo la pandemia tra ordine e disordine».
I lavori richiesti dovranno vertere su due filoni tematici, Parità di genere e Transizione ecologica e verranno valutati da una Commissione appositamente nominata dal Comitato Scientifico del Festival dell'Economia di Trento: i 10 migliori elaborati verranno premiati in occasione del Festival e tra essi, alcuni estratti verranno pubblicati su Il Sole 24 Ore.
Gli studenti universitari e i dottorandi che risponderanno alla chiamata dovranno produrre un elaborato, in forma individuale o di gruppo, che analizzi le principali questioni aperte nei due campi indicati, delineandone le possibili soluzioni. Gli elaborati dovranno essere inviati all’indirizzo mail [email protected] entro il 30 aprile 2022.
PARITÀ DI GENERE
Il tasso di occupazione femminile in Italia è tra i più bassi d’Europa: solo una donna su due, di età compresa tra i 20 e i 64 anni, ha un lavoro retribuito. Di conseguenza, l’Italia è uno dei paesi europei con un differenziale nei tassi di occupazione maschile e femminile più alto (circa 20pp).
Anche per le donne che hanno un lavoro retribuito ci sono forti differenze rispetto agli uomini: la maggior parte di loro lavora part-time (32% vs. 8%, in maggioranza involontario), hanno un salario orario minore a parità di caratteristiche (-12%), un maggior carico di lavoro domestico non retribuito (più del doppio di quello degli uomini) e un maggior carico di lavoro complessivo (+14%).
Un quadro che presenta forti differenze tra le diverse regioni italiane. Il tasso di occupazione femminile nella Provincia Autonoma di Bolzano è, per esempio, oltre il doppio di quello che si regista in Calabria o Campania. Tali disparità si associano a una forte eterogeneità territoriale in termini di condizioni di vita e politiche pubbliche, che incidono sulle scelte delle donne: disponibilità di servizi di cura, politiche di sostegno al reddito (sia a livello generale che in riferimento ai periodi di congedo parentale), condizioni urbanistiche e di trasporto pubblico, atteggiamenti culturali, ecc. Questi elementi concorrono ad influenzare le scelte delle donne e delle coppie riguardo la partecipazione al mercato del lavoro, la divisione del lavoro non-retribuito, le scelte di fecondità.
Determinare il nesso tra questi elementi e le scelte effettive non è sempre facile. Tra le ragioni principali che le donne riportano a motivo del fatto di non avere un lavoro retribuito o di lavorare part-time ci sono le responsabilità famigliari e l’attività di cura di bambini e anziani. Tuttavia, i tassi di fecondità più bassi si registrano proprio in regioni con minor partecipazione femminile al mercato del lavoro.
Gli studenti, partendo dall’osservazione della situazione in termini di uguaglianza di genere delle loro comunità e regioni, sono invitati a proporre idee, soluzioni e strumenti innovativi, nell’ambito delle rispettive discipline di studio e di specializzazione curriculare, per raggiungere gli obiettivi seguenti:
- Favorire una maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro.
- Favorire una distribuzione più equa del carico di lavoro non retribuito all’interno delle coppie (lavoro domestico e attività di cura).
- Favorire una miglior conciliazione dei tempi di vita e di lavoro di donne e uomini.
- Favorire una maggior continuità nelle carriere lavorative delle donne.
- Ridurre la segregazione occupazionale di donne e uomini.
- Ridurre le disparità tra maschi e femmine nelle scelte dei percorsi di studio.
- Ridurre le disparità salariali tra donne e uomini.
- Aumentare i tassi di fecondità.
- Migliorare la consapevolezza delle ricadute di lungo periodo delle scelte di istruzione (comprese quelle relative ai campi di studio) e occupazionali (part-time verso full-time, interruzioni dei percorsi lavorativi, pensionamenti anticipati e così via).
- Ridurre le possibili forme di discriminazione nei riguardi delle donne.
TRANSIZIONE ECOLOGICA
Secondo gli scienziati, dalla metà del XX secolo, siamo entrati in una nuova era geologica: l’Antropocene. Ciò che differenzia questa dalle ere geologiche precedenti è che il riscaldamento globale che la caratterizza si distingue per essere un effetto diretto delle attività umane. Biossido di carbonio e gas serra si sono rivelati trappole di calore che hanno accelerato il moltiplicarsi di fenomeni drammatici come l’innalzamento del livello dei mari, il ritiro dei ghiacciai, le alluvioni, la siccità e l’aumento della temperatura globale.
Le conseguenze dell’azione umana che condizionano l’ambiente terrestre possono essere modificate. In tal senso, è cruciale perseguire obiettivi di sostenibilità che implichino misure e iniziative, sia a livello locale sia a livello globale, in grado di creare le condizioni per un futuro in cui l’ambiente, le comunità e le forme di vita siano protette e tutelate. Nell’implementare le pratiche di sostenibilità, si devono gestire i rischi per le comunità e ottimizzare le risorse esistenti.
Gli studenti, partendo dall’osservazione dei sistemi produttivi, sociali e infrastrutturali delle loro città, comunità e regioni nonché da una valutazione della loro sostenibilità, sono invitati a proporre idee, soluzioni e strumenti innovativi, nell’ambito delle rispettive discipline di studio e di specializzazione, per raggiungere i seguenti obiettivi di sostenibilità.
- Riduzione dei gas serra, aumento dell’efficienza energetica e dell’uso delle energie rinnovabili.
- Conservazione e protezione delle risorse idriche (efficienza, riuso, gestione delle acque meteoriche).
- Eliminazione dei rifiuti, prevenzione dell’inquinamento, aumento del riciclo.
- Promozione dei mercati per tecnologie sostenibili e materiali, prodotti, servizi preferibili sotto il profilo ambientale.
- Design, costruzione e mantenimento di edifici ad alta performance e sostenibilità
- Sostegno alla vivibilità delle città nonché al benessere e alla crescita economica delle comunità.
- Potenziamento d’infrastrutture sostenibili.
- Interventi per aumentare la consapevolezza degli individui incoraggiandoli ad applicare i concetti di sostenibilità a ogni aspetto della vita, di lavoro, di un’impresa, della comunità.
- Disposizioni e misure per la conformità tra leggi e regolazioni regionali, nazionali e comunitarie per la sicurezza energetica, un ambiente salubre e operazioni a basso impatto ambientale.