Notte europea dei ricercatori: 4000 aspiranti scienziati tra Varese, Como e Busto Arsizio

9 Ottobre 2019

Archiviata con successo anche questa edizione, la settima per il nostro ateneo, della Notte europea dei ricercatori che si è tenuta il 27 settembre in 300 città d’Europa. L’Insubria ha dispiegato le sue forze nelle tre sedi di Varese, Como e Busto Arsizio, totalizzando in tutto quasi quattromila partecipanti per una serie di eventi raccolti sotto il titolo «Piccoli passi per l’uomo, grandi passi per l’umanità», in onore del cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna. La scienza è uscita dai laboratori e ha invitato bambini e studenti a mettersi alla prova con l’estrazione del proprio Dna, le stampanti 3D, il corpo umano da smontare e rimontare, i vetrini da guardare al microscopio, la tavola periodica di Mendeleev, il colore della luce delle stelle o i grandi fenomeni della geologia, per citare solo alcuni dei tanti temi sperimentati.

In particolare, a Como la Notte è durata un’intera settimana, con attività proposte da 26 partner, e ha coinvolto circa 2300 scienziati in erba, con eventi spettacolari e sold out come «Mate+Magia», la conferenza spettacolo per scoprire cosa unisce matematica e giochi di prestigio, una settimana intera di esperimenti nei laboratori di chimica, il workshop Ofis, Officina di didattica e divulgazione della Fisica dedicato al tempo e l’apericena lunare in collaborazione con l’Osservatorio Astronomico Sormano. Vincente come sempre la collaborazione con Asf Autolinee, che ha offerto il viaggio gratuito alle scolaresche: quasi 400 gli studenti che ne hanno usufruito.

A Varese il 27 settembre nelle aule del Padiglione Monte Generoso e del Morselli sono stati accolti circa 700 bambini e ragazzi ai quali, novità di quest’anno, è stato anche spiegato dall’Avis come si diventa donatori di sangue. Il giorno dopo in piazza Monte Grappa centinaia di famiglie hanno sperimentato la scienza con i tanti docenti, ricercatori e studenti universitari protagonisti dell’evento. Applausi poi per il campione del mondo Leonardo Iomini, studente dell’Insubria, che ha presentato un’esibizione di arti marziali vietnamite «Sa Long cuong».

Anche a Busto Arsizio si è registrata un’ottima partecipazione alla Notte dei ricercatori: oltre 800 i partecipanti, affascinati dall’universo sensoriale, dalla levitazione e dagli ologrammi, il 27 settembre nel giardino di Villa Manara e il 28 settembre in piazza San Giovanni, nel cuore della città.

 

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