Lelio Demichelis a Milanosifastoria 2016 "Quale lavoro tra ieri e domani"

10 Novembre 2016

Lelio Demichelis, Docente di Sociologia economica al Dipartimento di Economia dell'Università degli Studi dell'Insubria ha partecipato al Seminario-dibattito sul tema: Il lavoro da un secolo all'altro, svoltosi il 10 novembre, alla Casa della cultura di Milano e promosso dalla stessa Casa della cultura e dalla Camera del lavoro di Milano, nell'ambito della terza edizione di Milanosifastoria. Progetto culturale storico-interdisciplinare organizzato dalla Rete Milanosifastoria, dal Comune di Milano e dalla Cgil, in collaborazione - tra gli altri - con l'Archivio di Stato, la Sovrintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e con il Patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano e del Dipartimento di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano.

Al Seminario-dibattito hanno partecipato anche Giuseppe Berta, docente all'Università Bocconi e storico dell'industria e del capitalismo italiani; Luciano Pero, che insegna al Politecnico di Milano; Bertram Niessen del Laboratorio CheFare; e Massimo Bonini, Segretario della Camera del lavoro di Milano. Il Professor Demichelis ha analizzato in particolare gli effetti sociali delle ultime trasformazioni economiche e tecnologiche, ponendo l'attenzione sui processi di individualizzazione del lavoro (uberizzazione, auto-imprenditorialità, lavoro free-lance, mercificazione del lavoro e delle persone), nel quadro delle biopolitiche neoliberiste e ordoliberali di questi ultimi trent'anni.

Processi di individualizzazione che sembrano delineare, più che il passaggio dal fordismo novecentesco al post-fordismo nelle sue diverse forme (lean production, economia della conoscenza, lavoro immateriale, smart-working, eccetera) quello dal fordismo concentrato delle grandi fabbriche del passato al fordismo individualizzato di oggi: dove appunto il lavoro viene sempre più esternalizzato/autonomizzato, flessibilizzato ma anche precarizzato (arrivando al lavoro on demand), e le strutture organizzative vengono sempre più scomposte. Un lavoro individualizzato, o meglio: falsamente individualizzato, perché in realtà sempre più integrato nel sistema economico e nella grande fabbrica digitale globale grazie ai nuovi mezzi di produzione (la rete, le piattaforme tecnologiche, gli algoritmi) che sono soprattutto mezzi di connessione.

 

Autore: Ufficio Stampa, Relazioni Esterne e Marketing - Gabriella Lanza
Ultima modifica: Martedì, 11 Luglio, 2023 - 18:17