L'alternativa su misura: convegno a Como

10 Febbraio 2014

Giovani e donne: sono loro l'obiettivo privilegiato da “L'alternativa su misura”, progetto sviluppato dal 2011 al 2013 da una rete di enti del territorio di Como, che ha consentito di offrire a persone condannate alla reclusione la concreta possibilità di accedere alle misure alternative alla pena detentiva.
I risultati del progetto, sostenuto da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, sono stati oggetto del convegno che si è tenuto il 30 gennaio 2014, nel Chiostro di S. Abbondio, a Como, sede dell'Università degli Studi dell'Insubria.
Aperto dall'intervento dell'Assessore alle Politiche sociali Bruno Magatti, il convegno è iniziato con le relazioni della professoressa Grazia Mannozzi, ordinario di Diritto penale dell'Università dell'Insubria - sul quadro legislativo in materia di misure alternative e diritti umani, alla luce del recente decreto c.d. “svuota carceri” - ed Eleonora Colombo, del consorzio SolCo, che ha illustrato contenuti ed esiti del progetto “L'alternativa su misura”, attraverso il quale 490 persone che hanno sperimentato il carcere sono state accompagnate (con l'85% di esiti positivi) nel difficile percorso del reinserimento sociale.
Il convegno, moderato da Pietro Raitano - direttore della rivista Altreconomia -, è proseguito con un ampio dibattito a cui hanno preso parte il dottor Carlo Cecchetti, magistrato del Tribunale di Como, la dottoressa Carla Santandrea, direttrice della Casa Circondariale di Como, la dottoressa Stefania Scarpinato dell'Ufficio Esecuzione Penale Esterna, la dottoressa Milena Cassano, del Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria di Milano, l'avvocato Paolo Camporini, presidente delle Camere penali di Como e Lecco, la dottoressa Francesca Ghezzi, magistrato di sorveglianza presso il Tribunale di Varese e Martino Villani direttore del Centro Servizi Volontariato di Como.
La relazione di sintesi è stata svolta dalla professoressa Claudia Mazzucato, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che ha colto dai lavori del convegno l'alta qualità del progetto “L'alternativa su misura” e lo sforzo corale di cercare un diritto penale più giusto e più umano, che ponga al centro il rispetto dei diritti umani della persona e che abbia aperture sempre maggiori verso un'effettiva tutela delle vittime, da affidare agli strumenti della Giustizia riparativa.

Autore: Ufficio Stampa, Relazioni Esterne e Marketing - Gabriella Lanza
Ultima modifica: Martedì, 11 Luglio, 2023 - 18:19