La guerra in Ucraina: una pagina dedicata alle iniziative del nostro ateneo, in dialogo con il territorio
«Il nostro ateneo farà la sua parte per l’emergenza in Ucraina. Promuoviamo la cultura della solidarietà, condividiamo le azioni di aiuto messe in atto dalla società civile, siamo accanto ai Comuni e alle istituzioni di Varese, Como e Busto Arsizio per l’accoglienza dei rifugiati. E come università siamo chiamati in particolare a tutelare il diritto allo studio dei giovani che oggi vivono la guerra»: nelle parole del rettore Angelo Tagliabue, dopo l’Otto Marzo dedicato alle donne ucraine, la presa di posizione ufficiale del nostro ateneo per la cultura della pace (14 marzo 2022).
Davanti alla gravissima situazione dell’Ucraina, un moto di impegno è partito da parte di professori, ricercatori, studenti, personale tecnico-amministrativo, che mettono in campo le loro competenze e il cuore per capire, per approfondire, per fare qualcosa di concreto. Rispondendo a un appello che è partito anche dal Ministero dell’Università e della ricerca e dalla Conferenza dei rettori, oltre che dalla Rete delle università per la pace di cui il nostro ateneo fa parte.
➡️ Chiunque voglia segnalare qualcosa può scrivere a: [email protected] mettendo “Ucraina” nell’oggetto della mail.
Tutti gli aggiornamenti successivi sono su www.uninsubria.it/ucraina
IL CALENDARIO DEGLI INCONTRI:
- Il 9 marzo lezione aperta «Ucraina. Lettura di un conflitto»; guarda il video su YouTube.
- Il 16 e il 23 marzo ciclo di seminari «Le immagini delle guerre».
- Il 17 marzo tavola rotonda organizzata dal Cerm: «Ucraina e Federazione Russa: indagine sulla crisi» .
- Il 22 marzo Lectio magistralis di Giulio Tremonti: «Conflitto in corso: fine della globalizzazione?».
- Il 23 marzo «Deconstructing Ukraina. La Storia e le storie» con i docenti di Storia e storie del mondo contemporaneo.
- Il 25 marzo «La guerra in Ucraina alle frontiere orientali dell'Europa dopo 77 anni: possibilità di evolvere in un conflitto nucleare tra la Nato e la Russia?»
- Il 30 marzo «Figures of war. Images of evil and destruction» con Petar Bojanić
- Il 31 marzo tavola rotonda «Ucraina e Federazione Russa» a cura del Didec
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Sarà presentato nelle prossime sedute di Senato e Cda un progetto per l’attivazione di uno sportello per l’orientamento e l’accoglienza di universitari ucraini in arrivo come rifugiati in Italia, per consentire loro il proseguimento degli studi interrotti bruscamente. Nella maggior parte dei casi è probabile che questi studenti non siano in possesso di tutta la documentazione amministrativa normalmente richiesta: per questo il progetto si fonda su flessibilità, fiducia e responsabilità.
È inoltre in uscita tra pochi giorni il consueto bando con borse di studio per studenti internazionali, con il quale potremo accogliere studenti ucraini.
L’ateneo promuove la campagna dell’International union of biochemistry and molecular biology, che sosterrà le spese di "relocation" di ricercatori ucraini in ambito biomolecolare in un altro paese. Analoghe iniziative sono allo studio per i ricercatori rifugiati di altre discipline.
Siamo in contatto con i 36 studenti ucraini e con i 20 studenti russi iscritti all’Insubria: Tetiana ha chiesto e trovato nelle nostre biblioteche libri per insegnare l’italiano alla sua famiglia appena arrivata in Italia, Davyd seguirà le lezioni a distanza dall’Ucraina (dove si trovava quando è iniziato il conflitto) grazie al sostegno dei suoi compagni di corso italiani e ucraini.
I nostri professori di diversi corsi vengono intervistati in questi giorni sulle tematiche della guerra e sul rischio nucleare. E momenti di approfondimento sono in programma per tutta la comunità accademica.