Intermissione dell’XI edizione del progetto dei Giovani Pensatori

«Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza»
26 Marzo 2020
Fabio Minazzi

 

Il flagello attuale determinato dal Covid19 ha naturalmente imposto la sospensione dell’XI edizione del Progetto dei Giovani Pensatori. Le iniziative previste nella fase finale del progetto saranno pertanto adeguatamente riprese e ripensate entro la programmazione della prossima XII edizione che si avvierà il prossimo autunno.

Ma in questo momento di sospensione di tutte le attività di questo progetto si può rilevare come alcuni temi approfonditi entro questo progetto da studenti, docenti e ricercatori in questi anni hanno colto alcuni elementi che ora si sono imposti, sia pur in modo drammatico, a tutti gli uomini di buona volontà a livello planetario. In particolare è emerso il problema dei limiti entro i quali si può e deve necessariamente svolgere la stessa azione umana la quale si sviluppa su un pianeta che è l’unico di cui disponiamo.

Questa grave crisi deve pertanto indurre a ripensare seriamente e criticamente proprio i modelli di sviluppo che fino ad oggi abbiamo praticato tornando a riflettere in modo serio sul rapporto tra l’uomo e la natura, sull’importanza della razionalità critica (l’unico strumento di cui disponiamo per affrontare, al meglio, la nostra vita individuale e collettiva), sull’importanza strategica decisiva della conoscenza scientifica e della stessa riflessione filosofica che ci aiuta a meglio riflettere sulla nostra vita e sul nostro stesso futuro. In un momento in cui tutto sembra essere paralizzato, i protagonisti del progetto dei Giovani Pensatori sanno invece che proprio nello studio, nella riflessione e nel rapporto privilegiato con i classici della tradizione occidentale, abbiamo dei punti privilegiati che ci aiutano a trasformare una situazione di oggettiva difficoltà in un’inaspettata e possibile opportunità. Infatti nel momento stesso in cui tutto sembra confuso o affidato a passioni irrazionali, occorre invece reagire con la ragione critica, prendendo in mano i classici del pensiero (da Socrate a Platone, da Aristotele a Galileo, da Newton ad Einstein, da Dante a Shakespeare, da Milton a Leopardi, da Darwin a Peirce, etc.. etc.) per cogliere l’occasione per meglio riflettere sulla nostra stessa attuale condizione storica ed esistenziale. Perché? proprio perché, per dirla con il Padre Dante, «fatti non foste a viver come bruti,/ ma per seguir virtute e canoscenza» (I, XXVI, 119-120).

Fabio Minazzi

Ultima modifica: Martedì, 11 Luglio, 2023 - 18:14