Incontri e flashmob per spiegare «Che cosa l’Europa fa per me?»

ATTENZIONE: l’incontro del 28 marzo con Carlo Calenda è annullato, in quanto l’ex ministro è impegnato in una conferenza stampa a Roma per annunciare i dettagli della sua candidatura alle elezioni europee. Restano confermati gli appuntamenti del 7 aprile con Giancarlo Giorgetti, Dario Galli e del 9 aprile con Carlo Cottarelli.
Varese, 20 marzo 2019 – L’Università dell’Insubria ospita «Che cosa l’Europa fa per me?», tre incontri – il 28 marzo, il 7 e il 9 aprile – ideati e diretti da coordinati da Cristina Bellon, collaboratrice della Stampa-Tuttogreen, dopo il lancio di due campagne del Parlamento Europeo dal titolo «What Europe does for me?» e «Stavoltavoto». Organizzata da Csa Client & Project Supervisors Association con il patrocinio dell’Ateneo, della Provincia, del Comune e della Camera di Commercio di Varese e della Fondazione Giacomo Ascoli, la rassegna propone un excursus storico che parte dalle radici, per capire che l’Europa non è un’idea astratta, ma un insieme di differenze che dialogano tra di loro.
Alla presentazione dell’evento, che si è svolta il 19 marzo in Comune alla presenza del sindaco Davide Galimberti, ha partecipato anche il Magnifico Rettore Angelo Tagliabue. Che ha dichiarato: «L’Europa per i giovani deve rappresentare un progetto condiviso, non una decisione da subire. L’Università oggi ha il compito di preparare cittadini sempre più capaci di vivere l’Europa sentendosi come a casa propria, e dunque conoscendola a fondo, prendendosene cura, imparando a governarla. Per questo, l’Insubria punta molto sulla mobilità degli studenti, affinché possano fare esperienza in altri atenei di grandi e piccole città d’Europa. Mi auguro che questi incontri, che sono lieto di ospitare nell’Aula Magna del nostro Ateneo, possano accendere nei ragazzi il desiderio di confrontarsi e la consapevolezza di poter fare qualcosa, ognuno a suo modo, per costruire il futuro».
Interessante l’intervento di Bruno Marasà, direttore dell’ufficio di Milano del Parlamento Europeo: «È davvero di grande interesse il ciclo di incontri sull’Europa, organizzato a Varese. Voci diverse e qualificate permetteranno di approfondire i temi delle prossime elezioni europee.L’Europa è al centro della vita dei cittadini, ma c’è da colmare un vuoto di conoscenza e di comprensione del ruolo delle istituzioni europee.La campagna istituzionale Stavoltavoto, che stiamo conducendo con successo, specialmente tra i giovani, dimostra che si possono raggiungere buoni risultati nel nome di una partecipazione attiva e consapevole, in vista di una scadenza decisiva per il futuro di noi tutti».
Tra i partecipanti alla conferenza era presente anche la giovane Matilde Ceron, attivissima volontaria della campagna del Parlamento Europeo «Stavoltavoto» e segretaria del Mfe: «Come Movimento Federalista Europeo abbiamo promosso la rete Varese Sceglie l’Europa rivolta a tutti coloro che credono che l’Europa sia necessariamente il nostro futuro. Le prossime due iniziative sono il 22 marzo, alle ore 21, all’Informagiovani, con una serata dedicata al futuro dell’Unione visto dai giovani, e un flashmob il 9 aprile, alle 18, in piazza Repubblica, in concomitanza con l’ultimo evento della rassegna».
*ANNULLATO*
Giovedì 28 marzo alle 18.30 Carlo Calenda, ex ministro dello Sviluppo Economico, parla sul tema «Essere europei»; interviene Sergio Rizzo, vicedirettore di Repubblica. Dichiara Calenda: «Per la prima volta dal dopoguerra esiste il rischio concreto di un’involuzione democratica nel cuore dell’Occidente. La battaglia per la democrazia è iniziata, si giocherà in Europa e gli esiti non sono affatto scontati. L’obiettivo non è conservare l’Europa che c’è, ma rifondarla per riaffermare i valori dell’umanesimo democratico in un mondo profondamente diverso rispetto a quello che abbiamo vissuto negli ultimi trent’anni. L’Italia è il paese più esposto alle sfide geopolitiche e ai flussi migratori, è il più fragile economicamente davanti a una nuova instabilità finanziaria, ed è anche la nazione fondatrice dell’UE dove i movimenti sovranisti sono più forti: per questo le elezioni di maggio saranno per noi cruciali come quelle del ‘48 e per questo serve una risposta politica e di mobilitazione straordinaria».
Domenica 7 aprile alle 11 si parla di «L’Italia e l’Europa» con Giancarlo Giorgetti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Dario Galli, vice-ministro dello Sviluppo Economico; interviene Alberto Orioli, vicedirettore del Sole 24 Ore. Spiega Galli: «Contrariamente a quanto la maggior parte dei media ha rappresentato negli ultimi anni, la Lega è sempre stata tra i movimenti più favorevoli all’Europa. Certo non l’Europa che si è cristallizzata negli anni diventando un meccanismo burocratico dedicato soprattutto alla regolamentazione delle attività commerciali in una visione esclusivamente mercatista che ha totalmente dimenticato le ragioni politiche della sua costituzione. La nostra visione resta quella di un’Europa dei popoli che difenda e valorizzi la tradizione, la storia, i valori di ognuno di essi. Non in un atteggiamento di chiusura verso il mondo esterno ma di difesa del più grande concentrato di storia, cultura, capacità tecnologica del mondo. Mi auguro che il prossimo passaggio di elezioni europee possa iniziare un percorso virtuoso in tale direzione».”
Martedì 9 aprile alle 18.30 «L’Europa che vorrei» è il tema affrontato da Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani, e Massimo Gaudina, rappresentante della Commissione Europea a Milano; interviene Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera. Cottarelli: «Oggi ogni paese europeo fa ancora l’interesse di se stesso, pensando poco al bene comune. Vorrei invece un’Europa in cui i cittadini si sentissero davvero cittadini europei e non solo cittadini del loro paese. Vorrei un’Europa in cui il bilancio centrale potesse svolgere un ruolo effettivo, in cui si accentrassero politiche di spesa e di tassazione da gestire in comune, perché solo attraverso un’Europa che agisce insieme (dalla sicurezza ai rapporti internazionali, dalla tassazione al welfare) possiamo sopravvivere in un mondo globalizzato».
I tre incontri, introdotti e moderati da Cristina Bellon, si svolgono tutti nell’Aula Magna dell’Università dell’Insubria in via Ravasi 2 a Varese.
