Il professor Paolo Grossi nel nuovo Consiglio Superiore di Sanità nominato dal ministro Speranza
Tra i membri del nuovo Consiglio Superiore di Sanità c’è Paolo Grossi, professore ordinario di malattie infettive dell’Università dell’Insubria e direttore della struttura complessa di Malattie infettive e tropicali dell'Asst dei Sette Laghi di Varese.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato questa mattina, 1° marzo, il decreto con il quale sono stati nominati i trenta componenti non di diritto dell'organo di consulenza tecnico-scientifica, che esprime parere obbligatorio sui regolamenti nazionali e convenzioni internazionali di salute pubblica, individuati tra i docenti universitari e dirigenti di struttura complessa del servizio sanitario nazionale e in carica il triennio 2022-2025.
Fanno parte del Css anche 29 componenti "di diritto", tra cui i direttori generali del Ministero della Salute, il presidente dell'Istituto superiore di sanità, il direttore dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) e quello dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa).
Il presidente uscente del Css Franco Locatelli resta nel Consiglio, che lunedì 7 marzo nominerà il nuovo vertice.
Tra i volti nuovi, oltre a Paolo Grossi – che già aveva fatto parte della taskforce del Css per il contenimento del Coronavirus – ci sono per esempio Enrico Gherlone, rettore dell'Università Vitae Salute San Raffaele di Milano, lo pneumologo Luca Richeldi, Renato Bernardini, Giovannella Baggio, Maria Rosaria Capobianchi, Filippo Crea, Maria Del Zompo, Cristina Mecucci, Anna Odone, Eleonora Porcu e Giulia Veronesi.
(Nella fotografia, il professor Paolo Grossi)