Con l’algoritmo della creatività l’Insubria rappresenta l’Italia nel programma Creative Europe

Un progetto del Disuit legato al teatro e coordinato da Eugenio De Caro è stato selezionato tra gli otto finalisti della call «Bridging culture»
Varese e Como, 2 aprile 2020 – Una messa in scena teatrale coordinata in modo digitale e analizzata come se fosse un algoritmo della creatività. Con questo progetto, che mette la tecnologia al servizio della cultura umanistica, l’Università dell’Insubria è l’unico ente italiano selezionato in fase preliminare dal programma Creative Europe promosso dalla Commissione Europea: è tra gli otto finalisti della nuova call sperimentale «Bridging culture and audiovisual content through digital», ovvero colmare la cultura e i contenuti audiovisivi attraverso il digitale.
La ricerca, intitolata «Genetic criticism and digital creation: new tools for the performing arts», è dedicata a critica genetiche e creazione digitale come nuovi strumenti per le arti dello spettacolo ed è nata nell’ambito del Disuit, il Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio diretto da Paolo Luca Bernardini.
L’Università dell’Insubria, collaborazione con l’École normale supérieure di Parigi, il Cnrs francese e l’Università di Avignone, svilupperà una piattaforma volta a documentare tutti i passaggi relativi alla costruzione di una messa in scena teatrale, oggettivando le scelte effettuate da tutte le maestranze coinvolte, come per esempio traduttore, regista, scenografo, costumista o tecnico luci.
Entro il 14 maggio, data di scadenza della call «Bridging culture», il progetto insubrico sarà ulteriormente messo a punto grazie ai contatti con le oltre cento industrie culturali e creative europee altamente specializzate che hanno preso parte all’evento di selezione online che ha coinvolto dodici nazioni.