Times Higher Education: un’altra classifica internazionale premia l’Università dell’Insubria
L’Università dell’Insubria mette a segno un altro importante traguardo internazionale ed entra nella prestigiosa classifica Times Higher Education World University Rankings. Nell’edizione 2020 la rivista britannica indipendente esamina 1396 atenei di 92 nazioni del mondo, valutandone insegnamento, trasferimento tecnologico, ricerca, impatto delle citazioni scientifiche e internazionalizzazione dello staff accademico e capacità di attrarre studenti stranieri. L’Insubria è nel gruppo tra le posizioni 501 e 600.
Un ottimo risultato per un ranking che vede sul podio eccellenze insindacabili: prima assoluta è Oxford, secondo il California Institute of Technology e terza Cambridge. Anche per l’Italia, che con 45 atenei è il terzo Paese europeo più rappresentato insieme alla Spagna e l’ottavo a livello mondiale, le migliori università sono istituzioni storiche come la Scuola Superiore Sant’Anna e la Normale di Pisa (numero 149 e 152) e l’Università di Bologna (168).
La Lombardia è presente in classifica con: Vita-Salute San Raffaele di Milano nel gruppo tra 201 e 250; Statale e Politecnico di Milano (301-350); Milano Bicocca e Pavia (401-500); Università dell’Insubria, Cattolica di Milano e Brescia (501-600); Bergamo (601-800).
Commenta il rettore Angelo Tagliabue: «Non posso che essere soddisfatto: siamo un ateneo piccolo, con una storia di 20 anni, ma abbiamo grande attenzione nei confronti dei nostri studenti, della didattica e dei servizi. Puntiamo in generale alla qualità e non alla quantità. È questo che ci premia».
La classifica Times Higher Education è la conferma di un andamento decisamente positivo per l’ateneo: il Censis lo ha premiato con la quinta posizione assoluta tra i piccoli atenei statali italiani e il primo posto in Lombardia per comunicazione e servizi digitali; la classifica Arwu lo ha inserito tra i migliori mille del mondo e così anche la Cwur (826 su 2000); i dati Almalaurea 2019 dicono che i laureati dell’Insubria terminano gli studi in corso e trovano lavoro più velocemente che nel resto d’Italia.