Bando Asst Sette Laghi per un robot chirurgico: i vantaggi per la ricerca e la formazione
Asst Sette Laghi ha pubblicato il bando di gara per l’acquisizione di un robot chirurgico che sarà utilizzato da diverse specialità e offrirà «vantaggi straordinariamente importanti per la ricerca e per la formazione, sia degli specializzandi delle diverse Scuole di Specializzazione dell'Università dell'Insubria, sia per gli infermieri, a partire da quelli che frequentano il Master per Infermiere di sala operatoria», come ha sottolineato il professor Giulio Carcano. La scadenza del bando è il 29 luglio. Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa di Asst Sette Laghi.
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Asst Sette Laghi ha pubblicato il bando di gara per l’acquisizione di un robot chirurgico, con scadenza il prossimo 29 luglio.
Si tratta di un importante avanzamento dal punto di vista tecnologico per l'intera azienda, visto che avrà una destinazione multidisciplinare e sarà utilizzato da diverse specialità chirurgiche: urologia, chirurgia generale, chirurgia toracica, chirurgia vascolare, chirurgia pediatrica, Otorinolaringoiatria, Ginecologia e Cardiochirurgia.
«La chirurgia robotica è un’evoluzione tecnologica della chirurgia laparoscopica, in cui gli strumenti chirurgici sono guidati da un sistema elettromeccanico comandato a distanza dal chirurgo - spiega il professor Federico Deho, direttore dell'Urologia, una delle specialità chirurgiche più interessate dall'utilizzo del robot -. Il sistema chirurgico robotico, infatti, è composto da una consolle che integra un sistema di visione stereo 3D, con due manipolatori ad uso del chirurgo. C'è poi il carrello chirurgico provvisto di un braccio porta-ottica e di tre bracci porta-strumenti, fissati su una colonna, che eseguono i comandi del chirurgo, utilizzando gli accessi del diametro di 1-2 cm, senza appoggiarsi sul paziente e minimizzando quindi i danni sui tessuti. Comprende inoltre una gamma completa di strumenti progettati per consentire sette gradi di movimento che simulano, ampliandoli, quelli del polso e della mano».
I benefici del robot chirurgico, però, non si esauriscono agli aspetti clinici: «Certamente questo sistema offre ulteriori opportunità di praticare la chirurgia minimamente invasiva di ultima generazione, con enormi benefici per i pazienti, a partire da quelli funzionali - ribadisce il professor Giulio Carcano, Direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale dell'Università dell'Insubria e di diversi Master attinenti all'ambito chirurgico - e ci pone al livello di altri grandi centri chirurgici nazionali ed internazionali. Ma offre anche vantaggi straordinariamente importanti per la ricerca e per la formazione, sia degli specializzandi delle diverse Scuole di Specializzazione dell'Università dell'Insubria, sia per gli infermieri, a partire da quelli che frequentano il Master per Infermiere di sala operatoria».
«Si tratta di un investimento tecnologico consistente, reso possibile da Regione Lombardia - aggiunge il Dg di Asst Sette Laghi, Gianni Bonelli - e il cui valore complessivo ammonta a oltre 1,2 milioni di euro. Ma ancora più consistente è l'impatto che questa tecnologia avrà sull'attività chirurgica e sui pazienti: i nostri professionisti meritano di poter contare sulle migliori apparecchiature, per esprimere al meglio le loro competenze, nel primario interesse dei pazienti. L'auspicio è, per il prossimo autunno, inaugurare il robot chirurgico nel blocco operatorio dell'Ospedale di Circolo».