Ucraina, lettura di un conflitto: una lezione aperta con i professori del corso di Linguaggi politici

Lezione aperta Ucraina

Aggiornamento dell’11 marzo: guarda il video della lezione aperta su YouTube a questo LINK.

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Mercoledì 9 marzo, dalle 14:30 alle 16:30, si terrà in presenza in aula 5TM per gli studenti registrati (Padiglione Morselli) e online a distanza anche per il pubblico un incontro che intende offrire una lettura multidisciplinare dell’attuale crisi geopolitica che, partendo dall’Ucraina, sta interessando una parte rilevante del mondo globalizzato.

L’incontro «Ucraina. Lettura di un conflitto» si tiene nell’ambito delle lezioni del Corso di Linguaggi politici del professor Paolo Bellini, docente di Filosofia politica per il Corso di laurea in Scienze della comunicazione, Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio. I lavori saranno introdotti dal professor Fabio Zucca, docente di Storia contemporanea presso il medesimo corso; seguiranno gli interventi di Claudio Bonvecchio, professore di Filosofia delle scienze sociali, e di Francesco Velo, economista e docente dell’Università di Pavia.

Si legge nella presentazione della lezione aperta:

Le relazioni prenderanno atto di come gli schemi interpretativi tradizionali delle relazioni internazionali siano oggi superati. Lo schema interpretativo che collocava il mondo all’interno della guerra fredda e dei suoi epigoni è superato poiché oggi le superpotenze non hanno necessariamente la convenienza a tenere circoscritte le crisi, sia dal punto di vista territoriale, sia dal punto di vista economico. La nuova interpretazione della politica internazionale che poneva la Repubblica popolare cinese al posto dell’URSS come principale attore strategico mondiale insieme agli USA evidentemente non funziona per le oggettive carenze e possibilità d’intervento globale del colosso asiatico. L’ipotesi avanzata da Romano Prodi di un mondo pacifico retto da più payers, fra cui l’Unione Europea, è risultata non corrispondente alla realtà dei fatti, mentre quella altrettanto suggestiva di una prevalenza del potere economico su tutti gli altri fattori è altrettanto evidentemente non praticabile come strumento interpretativo a livello globale.
 
Occorre quindi analizzare attraverso nuove chiavi cognitive le attuali dinamiche mondiali. Oggi la Russia è ancora una superpotenza grazie all’eredità geostrategica nucleare dell’ex URSS, ma dal punto di vista economico la sua capacità è un decimo di quella cinese e raggiunge a malapena quella dell’Italia, che ad esempio dal punto di vista demografico conta meno della metà della popolazione russa per non avviare un confronto a livello d’estensione territoriale o di riserve di materie prime.
 
È necessario però prendere atto come con la scelta USA, durante la presidenza Trump, di un ritiro strategico da alcune parti del mondo e in sintesi con l’adozione di un recentrage a favore dell’interno si siano aperti spazi importanti dal punto di vista militare alla Russia, sia in Medio Oriente sia in Africa. Questi settori lasciati incustoditi sono stati quasi immediatamente ‘occupati’ facendo tornare la Russia un attore importante non solo a livello locale, in Europa e parzialmente in Asia, ma anche a livello mondiale. Questa possibilità ha favorito il ritorno a una politica zarista per un’espansione verso i mari caldi e per la riconquista di ‘confini naturali’ che, se storicamente possono apparire anacronistici, hanno però un riscontro nella storia sia della Russia zarista che in quella dell’URSS. A questi fenomeni, prevalentemente militari ed espansionistici, si accompagna anche una crescente riscoperta delle tradizioni culturali russe e i primi segnali di un rinnovato antioccidentalismo.

 
Partendo da  queste prospettive, i relatori daranno una lettura storica, politica, culturale ed economica sia degli attuali eventi sia della politica mondiale.
 
Link Microsoft Teams per seguire a distanza
 
Altre informazioni:

Quando

Mercoledì 9 Marzo 2022,
Dal 14:30 al 16:30

Dove

Via Rossi 9, Varese
Argomento: 
Didattica e formazione
Territorio Insubria