La Notte dei Ricercatori
La Notte dei Ricercatori è un'iniziativa europea che si tiene l'ultimo venerdì di settembre in più di 300 città europee per far conoscere la ricerca e i ricercatori al grande pubblico in maniera divertente e coinvolgente. Il nostro Ateneo partecipa dal 2013 all'evento con le sedi di Como, Varese e Busto Arsizio. Ogni anno il numero di partner partecipanti all'evento è aumentato trasformando la Notte dei Ricercatori in una grande festa delle tre città che dura diverse giornate (a Como addirittura una settimana!), con laboratori, conferenze e visite organizzate nelle sedi dell'Ateneo, nelle scuole e nei musei e con un grande evento in piazza a conclusione del percorso.
L’Università dell’Insubria quest’anno presenta il tema “La scienza ribelle”, prendendo spunto dalla famosa citazione del fisico e matematico Freeman Dyson “Da Galileo agli astronomi amatoriali di oggi, gli scienziati sono da sempre dei ribelli. Come gli artisti e i poeti, sono spiriti liberi che resistono alle restrizioni che le loro culture gli impongono. Nella ricerca delle verità della natura, sono guidati tanto dall’immaginazione quanto dalla ragione e le loro più grandi teorie hanno l’unicità e la bellezza delle grandi opere d’arte”.
Ogni passata edizione ha visto la partecipazione di svariate migliaia di persone ed è stata caratterizzata da un filo conduttore attorno al quale è stato disegnato il programma.
Gli anni scorsi
- Nel 2021 abbiamo raccontato i nostri Dipartimenti in un’edizione social
- Nel 2020 ci siamo incamminati insieme verso uno sviluppo più sostenibile (scopri Uninsubria sostenibile)
- nel 2019 abbiamo fatto insieme piccoli passi per l’uomo, grandi passi per l’umanità
- nel 2018 abbiamo esplorato nuovi orizzonti
- per il 2017 abbiamo scelto come motto la ricerca è curiosità
- il 2016 è stato l'anno del viaggio della ricerca e con la ricerca
- nel 2015 ci siamo concentrati sui colori della città
- nel 2014 abbiamo trasformato la Notte dei Ricercatori in un evento della città
- nel 2013 abbiamo scoperto cosa pensano i bambini degli scienziati (e soprattutto delle scienziate)