FERRARIO MASSIMILIANO

foto di Massimiliano Ferrario

FERRARIO MASSIMILIANO

Ricercatori
Orario di ricevimento:

Il docente riceve sia in presenza, presso l'ufficio al piano terra del Collegio Universitario "Carlo Cattaneo", via J. H. Dunant, 7 - 21100 Varese (VA), sia tramite piattaforma di videocomunicazione (Microsoft Teams, Google Meet, Zoom Meetings, ecc.).
Richiedere preventivamente appuntamento alla mail [email protected].

Massimiliano Ferrario PhD è ricercatore in Storia dell’Arte Contemporanea (10/B1; L-ART/03) e direttore del Centro di Ricerca sulla Storia dell’Arte Contemporanea (CRiSAC) presso l’Università degli Studi dell’Insubria (Varese-Como), dov'è titolare degli insegnamenti di Arte Italiana: dal Contemporaneo al Postmoderno (corso di laurea triennale in Scienze della Comunicazione) e di Storia dell'Arte Contemporanea (corso di laurea magistrale in Scienze e Tecniche della Comunicazione).
Ha al suo attivo la partecipazione a importanti convegni e molteplici pubblicazioni, in particolare sul tema degli Artisti dei Laghi lombardo-ticinesi attivi fra XIX e XX secolo e su quelli dell’arte sacra contemporanea, della produzione artistica del territorio varesino e varesotto, fra XX e XXI secolo, e del riuso di spazi architettonici istituzionali a fini espositivi, collezionistici e museali. Al primo ambito di ricerca è connessa la monografia "Vittorio Novi. Un artista dei laghi da Parigi al Siam" (2023).
É condirettore della collana editoriale "Artium Symphonia" (AlboVersorio Edizioni), vicedirettore della rivista "Gli Artisti dei Laghi" (Mimesis Journals) e curatore della collana editoriale "Cataloghi CRiSAC".
Tra le ultime curatele, si segnalano quelle delle mostre "Antonio Pizzolante. Haiku o la forma del vuoto" (Varese, Rettorato dell’Università degli Studi dell’Insubria, 15 maggio-28 agosto 2023 con proroga al 6 ottobre 2023) e "Il Gruppo "Immagine". Una storia di artivismo da Varese alla Biennale di Venezia" (Varese, Rettorato dell’Università degli Studi dell’Insubria, 15 novembre 2023-8 marzo 2024 con proroga al 31 maggio 2024), edite sulle pagine del terzo e del quarto numero dei “Cataloghi CRiSAC”.