Giorgia Gastaldon è ricercatrice in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli Studi dell’Insubria. Al contempo è responsabile scientifica del progetto Italian Council 11 Now we have seen. Women and Art in the Seventies in Italy ospitato dalla Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell’arte di Roma, ed executive editor della rivista scientifica “Critica d’Arte”. In precedenza è stata post-doc fellow alla Bibliotheca Hertziana e docente a contratto all’Università degli Studi dell’Aquila. Nel 2014 ha ottenuto un dottorato in Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Udine con una tesi sulla pittura di Mario Schifano tra 1958 e 1964, pubblicata nel 2021 dalla Bibliotheca Hertziana e Silvana Editoriale. Nel 2017 ha ottenuto una borsa post-doc presso la Fondazione Centro Studi Ragghianti dove ha sviluppato un progetto sul Museo Internazionale d’Arte Contemporanea di Firenze ideato da Carlo Ludovico Ragghianti, pubblicato nel 2019. Tra il 2014 e il 2016 è stata assegnista di ricerca nell’ambito del progetto ministeriale FIRB CAPTI. Diffondere la cultura visiva: l'arte contemporanea tra riviste, archivi e illustrazioni. Parallelamente alla sua carriera accademica, lavora anche come curatrice indipendente di arte contemporanea. In quest’ambito è stata infatti direttrice scientifica della rassegna Palinsesti (San Vito al Tagliamento, PN) tra il 2015 e il 2019 e ha tra le altre cose co-curato la mostra Accardi. Contesti al Museo del Novecento di Milano. Ha all’attivo diverse pubblicazioni scientifiche quali saggi, articoli e monografie incentrati sulla ricezione dell’arte americana in Italia, il ruolo giocato dalle riviste nell’aggiornamento degli artisti, la critica d’arte italiana, l’arte delle donne. Nel 2024 ha ottenuto un Getty Library Research Grant per le sue ricerche sul rapporto arte delle donne – astrazione nel Novecento.
GASTALDON GIORGIA
GASTALDON GIORGIA
Ricercatori
Orario di ricevimento:
La docente riceve su appuntamento il mercoledì mattina dalle ore 11.00 nel suo studio (stanza 3.3) in via M. E. Bossi 5 a Como.
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