Alessandra Casati è ricercatrice in Museologia e critica artistica e del restauro (SSD L-Art/04) presso l’Università degli Studi dell’Insubria. I suoi interessi di ricerca si concentrano sulla cultura artistica di età barocca, con particolare attenzione alla scultura ed ai rapporti tra Roma e la Lombardia, ai complessi decorativi dei sacri monti prealpini, all’emigrazione artistica in età moderna. Si è inoltre occupata di storia della critica d’arte del Novecento, in particolare della fortuna e della ricezione in età contemporanea di Caravaggio attraverso le esposizioni, di questioni metodologiche dell’attribuzionismo, di valorizzazione del patrimonio museale. Ha avuto collaborazioni nel campo della ricerca e della didattica con gli atenei di Pavia e Bari, dove ha tenuto il corso di “Valorizzazione digitale dei beni museali”, e con lo IED-Accademia Aldo Galli di Como, dove insegna “Storia dell’arte antica”. Ha partecipato in qualità di relatore a convegni in Italia e all’estero. Oltre a diversi saggi e contributi in riviste specialistiche e volumi miscellanei, ha pubblicato le seguenti monografie: Caravaggio tra naturalismo e realismo. Un percorso nella critica attraverso le mostre 1922-1951 (Mimesis, Milano 2020), Il dono alla patria. Ercole Ferrata, il Crocifisso eburneo di Pellio Intelvi e la tradizione ferratesca in Lombardia (ETS, Pisa 2020), Scultura lignea e policroma in Lombardia tra Sei e Settecento. Maestri, botteghe, percorsi e tipologie (ETS, Pisa 2021). È socia della SISCA (Società Italiana di Storia della Critica d’Arte) ed è membro del comitato scientifico del CISMaL (Centro Internazionale di Studi sul Marmo e il Lapideo, Genova), della rivista “Viglevanum. Miscellanea di studi storici e artistici” e della collana “Ricerche e inchieste” (ETS Edizioni, Pisa).