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Metodo di studio lezione 1
Buongiorno e benvenuti a questa prima lezione del corso metodo di studio. Mi presento. Mi chiamo Colette Gallotti, sono medico, sono psicoterapeuta e all'università dell'Insubria effettuo i colloqui al servizio di counselling universitario ovvero uno sportello di ascolto aperto a tutti gli studenti iscritti che stanno affrontando un momento di difficoltà universitaria che è l'argomento che principalmente trattiamo. Ma aperto anche tutti coloro i quali stanno attraversando un momento problematico nella loro vita privata.
Dieci anni di esperienza al servizio di counselling mi hanno permesso di raccogliere tutte le varie problematiche che maggiormente possono insorgere in questi anni accademici e ho cercato di racchiudere le risposte in questo corso. Quindi ho cercato di racchiudere in questo corso che sarà diviso in quattro lezioni poi adesso vediamo delle risposte dei consigli che possono esservi utili al vostro futuro e al vostro futuro universitario.
Tale corso sarà strutturato in 4 lezioni, 4 moduli, questa è la prima lezione. Nella prima parte che è quella che vediamo adesso farò un discorso generico cercando anche di rispondere ai dubbi che principalmente mi vengono presentati da voi studenti del primo anno.
La seconda e la terza lezione in cui invece ci addentreremo maggiormente nell'argomento metodo di studio quindi con un insieme di strategie e di consigli che vi possono servire e poi l'ultima lezione, la quarta, dove invece tratteremo il tema dell'autostima e dell'autoefficacia, altra tematica molto importante che ho visto avere un forte ruolo nella vita universitaria degli studenti. Questo corso è indirizzato a tutti gli studenti del primo anno quindi a coloro i quali si stanno approcciando a un nuovo tipo di studio e a questa nuova vita ma anche a coloro magari più avanti con gli anni di corso quindi più avanti nel loro percorso di studi ma che magari hanno qualche dubbio rispetto al loro metodo e vogliono confrontarsi con altre metodologie.
Partiamo subito quindi da questa slide. Ecco mi sono dimenticata di dirvi questa cosa molto importante. Generalmente questo corso lo tengo in aula e mi spiace molto che quest'anno non sia potuto essere così e ci saranno le elezioni on-line. Mi spiace perché in aula si creava un dibattito e potevo rispondere subito a eventuali dubbi e eventuali perplessità o condividere con voi il vostro metodo o spunti di riflessione che venivano. Questo non possiamo farlo per questa volta però io vi lascio la mia mail che è [email protected]
Qualsiasi dubbio, qualsiasi argomento che magari volete approfondire qualsiasi cosa avete da chiedermi veramente aspetto le vostre email e sarò ben felice di rispondervi. È la stessa mail tra l'altro con la quale si può prendere appuntamento per avere i colloqui di counselling che si svolgeranno sempre in modalità on-line.
Questo quindi ve l'ho detto segnatevi la mail e davvero aspetto qualsiasi vostra domanda
Allora riduciamo subito le aspettative. Se vogliamo parlare di questo corso vorrei subito chiarire che non vi fornirà nessuna formula magica da utilizzare per avere una carriera brillantissima nel minor tempo possibile e con pochi sforzi.
Non vi fornisce tale formula perché tale formula non esiste quantomeno non l'abbiamo ancora scoperta.
Questo corso vi fornirà spunti di riflessione, consigli e strategie che mi piacerebbe voi o vorrete subito provarle già dalla prossima sessione o quantomeno mi piacerebbe che le inseriate metaforicamente in una cassettina del Pronto Soccorso e qualora vi potreste trovare in difficoltà sapere che esiste quella cassettina del Pronto soccorso e tirare fuori questi strumenti e queste strategie
Di base ancora di più mi piacerebbe che durante questo corso alla fine delle singole lezioni facciate una riflessione sul vostro metodo, su come voi vi siete approcciati fino ad ora allo studio confrontandolo con quello che poi spieghiamo.
In base a questa riflessione e questo confronto potete decidere se utilizzare subito queste strategie o proseguire con il vostro e poi magari utilizzarle quando ne avete bisogno
Abbiamo detto che non esiste nessuna formula che vi garantisce un successo immediato conpochi sforzi ma se dobbiamo cercare una ricetta un algoritmo del successo universitario possiamo rappresentarla con questo diagramma. Gli ingredienti fondamentali sono l'impegno la motivazione ma anche l'atteggiamento e poi tutta una serie di consigli e di strategie che vediamo.
L'impegno e la motivazione direi entrambe conditio sine qua non. Difficile pensare a un percorso universitario in cui non ci sia impegno e la motivazione. Difficile portare avanti un percorso accademico che generalmente prevede uno sforzo un sacrificio di tempo e energie anche per un certo periodo di tempo senza che siate motivati.
Impegno e motivazione quindi come ingredienti essenziali che spero veramente siano presenti in ciascuno di voi in questo momento. Avete visto come li ho anche collegati perché in effetti lo sono strettamente collegati fra di loro perché ci saranno giorni per esempio in cui sarete stanchi in cui magari farete fatica ad aprire il libro perché siete a fine sessione perché avete già affrontato altri esami, per i motivi vostri e quindi l'impegno verrà un po' meno perché magari prevarrà la stanchezza e allora dovete trovare la forza nella motivazione e dovete rispondere alla domanda perché sono qui.
Quella risposta lì del perché siete siete lì siete lì sui libri è la motivazione per cui lo state facendo. Questo andrà ad alimentare l'impegno
Sarà il motore che vi porta a riaprire quel libro e anche se siete stanchi a studiare di nuovo e l'impegno se sarà costante vi porterà a dei successi che andranno ad alimentare la motivazione
Quindi capite che è un circolo virtuoso e costante
A questi sicuramente che abbiamo detto imprescindibili importante aggiungere l'atteggiamento il vostro atteggiamento mentale che deve essere il più possibile flessibile elastico
abbandonate ogni tipo di rigidità abbracciate invece una certa elasticità mentale, critico che si mette in discussione.
A questo poi si possono aggiungere delle buone strategie e dei buoni consigli che è quello che vedremo oggi che vi potranno aiutare e vi porteranno a buoni risultati. L'insieme infatti dell'atteggiamento e dei consigli vanno a creare quello che viene definito metodo di studio.
Questo possiamo vederlo durante queste lezioni ma su questi due ingredienti diciamo che siete
voi i protagonisti principali, gli artefici
Inizio cercando di rispondere a domande che il più delle volte mi vengono presentate più di frequente da studenti appunto del primo anno. Una delle domande è come cambia il tipo di studio dalla scuola superiore all'università
Allora avevo fatto un altro video che era sul sito non so se avete visto ma riprendo un po' i concetti. Sicuramente lo studio universitario è diverso rispetto a quello affrontato in una scuola superiore se non altro per una enorme differenza: i tempi. Nella scuola superiore siete abituati ad avere prove molto ravvicinate scadenze direi se non settimanali almeno un paio di volte al mese. Questo vi costringeva a un certo tipo di studio e a un certo tipo di costanza. Senza contare che quantitativamente c'era una riduzione del contenuto rispetto a quello che invece vediamo ora
Nello studio universitario infatti abbiamo dei tempi molto più dilatati perché fate conto che i prossimi esami saranno fra gennaio e febbraio ed è fine agosto-settembre.
Quindi avete davanti diversi mesi. Questo può sembrare una cosa molto positiva perché vi sembra che rispetto alla scuola superiore sia una vita molto più tranquilla. Attenzione a non cadere in questa trappola.
Proprio questa forse è la maggiore difficoltà in cui si trova lo studente al primo anno perché quello che invece viene richiesto è la capacità di gestire tempo ed energia.
So che siete abituati a studiare magari piccoli contenuti per prove avvicinate ora dovete cambiare totalmente atteggiamento perché avrete tempi più dilatati e contenuti più ampi
quindi fondamentale saper gestire il tempo, i mesi nelle sessioni studio tra una sessione e l'altra Quindi per esempio novembre-dicembre per preparare la sessione invernale e poi marzo-maggio per preparare la sessione estiva poi agosto per preparare quella di settembre e poi c'è la sessione di recupero a dicembre.
Diciamo che normalmente avete tempi diversi rispetto a quelli del liceo.
La difficoltà e l'abilità che dovete apprendere è proprio quella di riuscire a gestire bene questi tempi senza arrivare poi a inizio sessione senza aver aperto il libro e con l'acqua alla gola.
Questa è la trappola in cui più facilmente si cade.
Un'altra delle grosse differenze è che nello studio alla scuola superiore siete anche maggiormente seguiti dal docente, c'è un clima magari più informale e familiare per cui il docente lo vedete quotidianamente non dico che è a vostra disposizione però dubbi qualcosa di poco chiaro potete chiedere subito, c'è un rapporto diverso rispetto al rapporto che avete con un docente universitario. Sostanzialmente si richiede d'ora in poi una forte autonomia, nessuno vi controllerà lo studio magari come si poteva fare in una scuola superiore in cui vi si aiutava, vi si incalzava, vi si supportava.
Sostanzialmente all'interno del percorso universitario nessuno controllerà il vostro studio nessuno vi chiederà a che punto siete con la preparazione degli esami
Si richiede appunto una certa autonomia e una certa capacità di gestire i tempi
L'altra differenza che può essere già acquisita nelle scuole superiori è l'utilizzo di una terminologia specifica e la richiesta di espressione con proprietà di linguaggio
Alla base sicuramente non è tanto importante quantitativamente le nozioni che avete acquisito cioè non è tanto importante appunto il quantitativo e la tipologia di nozioni acquisite nella scuola superiore, è più importante che oggi abbiate appreso un buon metodo di studio
Questo è molto importante che già abbiate un vostro metodo che sia un buon metodo e che abbiate la capacità o la svilupperete nei prossimi mesi di gestione e di autonomia
Rispetto appunto al metodo come dicevo prima è importante che lo confrontiate con quello che poi andiamo a vedere e vi potete fermare a fare una riflessione sul vostro metodo e magari quali aspetti modificare quali possono essere le vostre criticità e quali i vostri punti di forza.
Un'altra delle domande è come si può capire se il corso accademico scelto è quello giusto per me Allora arrivati a questo punto spero abbiate già affrontati nei mesi precedenti un percorso di orientamento che vi appunto portato alla scelta che avete fatto o state per fare.
La risposta a questa domanda è nell'equilibrio fra la vostra potenzialità quindi quali sono i vostri punti chiave la consapevolezza anche di quali sono i vostri punti di forza, le materie in cui riuscite con più facilità. L'equilibrio tra questo aspetto e un altro aspetto cioè quello che può essere il vostro obiettivo professionale
Da una parte sicuramente tenere in considerazione la vostra vita e questo dovreste già avere un po' chiare le idee dopo la scuola superiore cioè più o meno quali sono le vostre abilità dovreste averlo chiaro quindi importante tener conto questo bagaglio di vostre abilità di vostre potenzialità e trovare poi un punto di equilibrio con l'altro bagaglio che è il bagaglio dei vostri progetti dei vostri sogni professionali e di carriera
Incrociare queste cose e vedere si può trovare un punto di incontro
Sicuramente sicuramente e se non avete fatto vi invito a farlo la scelta giusta passa deve passare attraverso un'accurata analisi dei singoli corsi della singola struttura dei corsi cioè valutate il ventaglio di corsi che vi poteva piacere e di questi corsi studiate bene la struttura gli esami quali e quanti
Fatevi un'idea sull'impegno richiesto se ad esempio è possibile lavorare una variabile che molti studenti mi chiedono perché devono lavorare quindi se la facoltà permette anche un'attività lavorativa se invece prevede un'attività a tempo pieno. Quindi quanto impegno vi richiede, la lunghezza e tanta tanta attenzione rispetto agli sbocchi professionali che vi può dare
soltanto davvero dopo un'attenta analisi dei corsi potete poi trovare la risposta
C'è da dire questa cosa che tra di voi posso creare due gruppi, il gruppo di chi sa perfettamente quello che vuole perché ha le idee molto chiare ha già fatto quindi uno studio di sè si delle proprie potenzialità che dei progetti futuri e ha trovato già una risposta, un equilibrio tra questi due bagagli e sa perfettamente qual è la sua strada. Esempio da piccolo voleva fare il medico voleva fare il fisioterapista voleva fare il notaio
Tantissimi di voi in realtà non ha le idee così ben chiare come quelli del primo gruppo
magari sa le proprie abilità ma non ha tanto le idee chiare su che tipo di carriera professionale vuole intraprendere
Diciamo che in questo caso può essere utile intraprendere un corso che può avere un ventaglio di sbocchi professionali più ampio. Cioè esistono corsi altamente strutturati che è chiaro che vi indirizzano verso una certa professione però se proprio non so che cosa fare della mia vita devo sapere che se mi iscrivo a fisioterapia mi prepara per quel tipo di professione quindi è un corso altamente strutturato e viceversa ci sono invece corsi meno strutturati che aprono un ventaglio di possibilità più ampio
Questo per esempio può essere ideale per chi ad oggi sa quali sono le sue potenzialità ma non sa bene quale tipo di carriera professionale intraprendere
Di base abbiamo già detto c'è un impegno richiesto e quindi portare avanti per anni un progetto in cui non si crede non è facile quindi ritorniamo alla prima slide in cui la motivazione era uno degli ingredienti più importanti
Se il corso scelto mi accorgo fra un annetto e mezzo che in realtà bnon ha soddisfatto le mie aspettative o che immaginavo qualcosa di diverso mi immaginavo di essere più portato tutte cose che succedono assolutamente l'importante è fermarsi fin da subito ad effettuare una riflessione nel momento in cui ci sono dei dubbi o delle difficoltà
quindi fermarsi alle difficoltà e riflettere se sono difficoltà passeggere superabili o se iniziano ad essere difficoltà importanti e rimettere in discussione rimescolare le carte e poi poter cambiare idea
Non si è mai fallito se si ammette di aver sbagliato davvero può succedere che ci si renda conto di preferire altre strade rispetto a quelle imboccate inizialmente non è nulla di compromesso L'importante è ripeto effettuare una scelta il prima possibile soprattutto fermarsi a una riflessione prima possibile e poi confrontarsi magari con docenti con i coordinatori con i tutor con il servizio di counselling e cercare una possibile soluzione
Può succedere che non si passa il test d'ammissione e a questo proposito dovesse capitare ci sarà un incontro dopo il 20 e 25 settembre proprio per coloro i quali non hanno superato il test e ne parleremo
Vediamo un attimo che cosa si intende per motivazione
Allora i processi motivazionali determinano la direzione e l'intensità del nostro comportamento diretto a uno scopo, la spinta interiore che abbiamo per impegnarci a fare qualcosa
L'esperienza della volontà è una solida base e veramente un grande incentivo per effettuare un compito e quindi è uno strumento a nostra disposizione estremamente valido
C'è una forte motivazione rispetto a questo percorso universitario rispetto alla vostra carriera è un ingrediente che ci aiuterà tantissimo tantissimo perché ci aiuta a superare difficoltà che in maniera più o meno grandee potrebbero insorgere,
Quindi possiamo definire la motivazione come il perché delle azioni il fine che spinge l'uomo a impegnarsi per soddisfare i propri bisogni
la domanda che possiamo fare è perché allora si studia perché siamo qua ad affrontare questo percorso universitario
Allora parliamo di due tipi di motivazioni in voi che spero ci siano in voi entrambe: le motivazioni intrinseche e le motivazioni estrinseche.
La motivazione intrinseca che ci deve essere in voi è un po' la motivazione alla conoscenza quindi la voglia la passione anche per lo studio in sè quindi mi piace questo argomento mi interessa questa materia voglio approfondirla. Mi piace lo studio. Questa è la motivazione intrinseca. Capite
anche voi come sia necessaria perché studiare ti deve interessare ti deve piacere, la voglia di prendere il libro e approfondire certi argomenti l'importante è che sia in voi
Capite anche voi che da sola potrebbe non bastare perché per quanto potete essere appassionati di questo corso di laurea ci sono delle materie che potrebbero non piacervi. Quindi vi troverete durante questo percorso ad affrontare esami che non vi piacciono che magari troverete anche difficili per come siete fatti voi, una materia ostica per voi
È per questo che la motivazione intrinseca da sola non può essere sufficiente e va unita a quella che noi chiamiamo motivazione estrinseca ovvero va unita alla motivazione di affrontare questo percorso per poi intraprendere una certa carriera
Cioè è il caso dello studente che dice non mi piace tanto studiare questa materia o studiare queste materie ma mi servono per arrivare al progetto laurea che poi mi permette di intraprendere quella carriera che è veramente il mio sogno il mio obiettivo più grande
questa è la motivazione estrinseca. La motivazione intrinseca non può garantire una costanza e persistenza perché lo studio che deve essere comunque gratificante e appagante in se però ripeto ci possono essere tanti esami del percorso anche difficoltosi ed è quindi necessario trovare la motivazione in qualcos'altro oltre che nello studio in sè e lo trovate appunto nella motivazione estrinseca cioè la consapevolezza che il sacrificio attuale è volto al conseguimento della laurea e della possibilità di poi intraprendere una certa carriera
Il discorso da fare quando l'esame non ci piace facciamo una fatica incredibile però dovete pensarlo come un mattone che se pure non mi piace se poi l'ho trovato pesantissimo dovete metterlo lì perché è una delle fondamenta per creare poi l'obiettivo più grosso che la vostra laurea e la vostra carriera
Capite anche voi come è necessario che in ciascuno di voi ci sia un po' di motivazione intrinseca quindi un po' di passione verso lo studio in sè verso la conoscenza trovare appagante questa cosa ma anche una motivazione estrinseca quindi la determinazione verso l'obiettivo laurea e verso l'obiettivo di un certo tipo di lavoro
La mancanza di motivazione rende un po' inutile qualsiasi metodo di studio e inaridisce il percorso quindi facciamo questo discorso proprio perché possiamo parlare per settimane di metodo di studio ma importante è la motivazione che c'è in voi la determinazione a portare avanti questo percorso
Cosa può succedere. Perché a questo punto questo è un qualcosa che poi quando siamo a lezione in aula salta fuori. Tantissimi studenti possono dirmi che la motivazione in questo momento per il corso scelto non è tanto alta
Abbiamo detto che c'è chi sognava fin da piccolo di fare questo tipo di percorso universitario per fare questo tipo di carriera e quindi caspita sarà al settimo cielo in questo momento perché sta per iniziare quello che è un suo obiettivo che magari sogna da anni
E questo sicuramente è una parte di voi ma c'è chi, ed è una buona parte di voi, non sente questa cosa e sente in realtà una motivazione non particolarmente alta diciamo sufficientemente buona ma non alta. Ci sta. Cioè vi rassicuro perché comunque ci basta una motivazione sufficiente
Che cosa vuol dire. Vuol dire che magari non avevate la passione per un'unica facoltà come magari i vostri compagni ma la scelta che avete fatto e per cui magari non sentite una motivazione altissima non è quella che sentite ideale ma rappresenta la miglior soluzione in rapporto al ventaglio delle possibilità
Se la vostra scelta di Facoltà rappresenta la miglior soluzione in rapporto al ventaglio delle possibilità e siete motivati rispetto a questa cosa va già bene va bene così perché magari non avete ben chiaro che cosa fare e allora approcciate un corso meno strutturato dicevamo prima che vi da un'ampia possibilità di scelta e magari non sentite quella passione che magari sente il vostro collega
Non importa se è la miglior soluzione va bene così, va bene così perché poi quello che vedo è che man mano che passano i mesi e vi addentrate vedo studenti che all'inizio non erano particolarmente motivati e che in realtà scoprono una grande passione rispetto queste facoltà appunto via via che frequentate lezioni e l'ambiente
Comunque torniamo sempre al discorso iniziale, una soluzione universitaria che non vi soddisfa completamente ma che vi permette di raggiungere un obiettivo professionale quindi non mi piace studiare queste cose però ho una forte motivazione estrinseca, io voglio tanto diventare notaio, fisioterapista, infermiere, quello che volete. Quella forte motivazione estrinseca mi permetterà di affrontare bene questo percorso anche se in questo momento non sento una motivazione molto alta verso questa facoltà.
L'importante è una presa di coscienza rapida. Succede in una bassa percentuale di studenti. Ci deve essere l'accettazione e questo può essere quella spinta a un cambiamento di corso in tempi brevi che consente tranquillamente di portare a termine altri corsi e facoltà.
Succede anche che il percorso universitario può essere piuttosto lungo, 3 anni, 4, 5, 5 mezzo.
A volte questi tempi lunghi potrebbero mettere a dura prova la vostra motivazione perché in effetti la meta è lontana e allora il trucco è avere chiaro l'obiettivo e poi metterlo da parte e non guardarlo più ma dividere la strada che ci divide dall'obiettivo in tanti micro-obiettivi
Quindi voi avete in mente che oggi il vostro obiettivo è la laurea perché abbiamo detto siete pieni di motivazioni intrinseche o siete carichi di motivazioni estrinseche. Benissimo lo mettiamo da parte perché è troppo lontano. Lo mettiamo da parte.
Il prossimo obiettivo sarà affrontare le lezioni e un obiettivo a medio termine sarà il prossimo esame
Quindi ragionate sempre per sotto-obiettivi ponetevi obiettivi a 3-6 mesi al massimo
Lasciate stare l'obiettivo finale, dividete la strada in piccoli progetti da ottenere perché poi questa cosa vi può caricare di energia perché arrivata al sotto-obiettivo, aggiungo il secondo e via via arrivo a quello finale in un tempo che all'inizio sembra tanto ma poi volerà.
Questo è un trucco per aumentare la motivazione quotidianamente.
Altra difficoltà che può insorgere: accorgersi che le difficoltà sono superiori a quelle previste
Anche in questo caso è necessaria una riflessione analizzando le eventuali cause degli insuccessi e delle risorse messe in gioco
Capire che cosa è che non va. Generalmente l'analisi che faccio io con gli studenti appunto al servizio, per il malessere e la difficoltà sugli esami è che ci può essere scoraggiamento momentaneo per la stragrande maggioranza dovuto sia in questi primi mesi al cambiamento e adattamento sia magari agli insuccessi agli esami e in questo caso, che è quello più frequente che mi capita di vedere, è bene fermarsi e rivedere il metodo di studio soprattutto rivedere magari come e quanto sto studiando oppure considerare che non si sta percorrendo una scelta corretta.
Pensavo di essere portato ma poi non è stato così
Tutte queste slide le vediamo poi bene alla quarta lezione in cui ho creato una lezione a parte ad hoc sulla sull'autostima e sull'autoefficacia proprio perché è una delle problematiche che vedo maggiormente soprattutto magari che si sviluppa dopo diversi insuccessi aglli esami le classiche frasi sono io che sbaglio sono io che non ce la farò mai gli altri sono migliori di me e tutte queste sciocche frasi che siamo bravissimi a dirci
lo vediamo in una lezione a parte
Quindi invece in conclusione circa la motivazione che è un po' l'argomento di questa lezione e che abbiamo visto oggi. Allora come abbiamo visto è un ingrediente fondamentale che spero ci sia in voi spero che sia un mix tra una motivazione intrinseca di senso di gratificazione nello studio di una conoscenza ben mixata a un progetto futuro, la voglia di arrivare a quel progetto futuro
va benissimo anche e mi sento di tranquillizzare coloro i quali non hanno le idee ben chiare per il futuro ci sta
L'importante è magari aver scelto un corso poco strutturato che possa aprirvi un grande ventaglio di possibilità lavorative
Importantissimo per alimentarla quotidianamente è dimenticarsi l'obiettivo finale ma fissare obiettivi a breve e medio termine chiari e realistici. Chiari e realistici sono due aggettivi fondamentali. Realistici e realizzabili: questo facilita il successo
Piccoli obiettivi poi ne costituiranno uno più grande, si parte sempre da un passo
Ogni lungo viaggio parte da un piccolo passettino
Quindi lasciate stare il discorso finale, pensate per esempio adesso alle lezioni da fare
Pensate a stendere un piano di organizzazione per affrontare la sessione, quali e quanti esami Cioè questi devono essere adesso i vostri obiettivi su cui concentrarvi
Questo vi aiuta perché lo raggiungerete in breve termine e non tra 3-4 anni come la laurea ma fra qualche mese
Il fatto di avere un successo, di avere pianificato bene la sessione, di avere raggiunto l'obiettivo primo esame fatto, da spuntare, questo vi gratifica e vi carica e vi lancia alla prossima sessione e via via si arriva costruire il macro obiettivo
cercate sempre di creare dei legami tra lo studio e magari anche i vostri interessi, gli obiettivi Vivete sempre le difficoltà mai come fallimento ma come opportunità di crescita come vediamo bene nella quarta lezione
L'esame fallito per voi deve essere visto solo come uno stimolo, solo in questa prospettiva perché se si fallisce solo se si fallisce io posso apprendere e solo se apprendo posso migliorare e crescere.
L'esame bocciato vi permette di capire che cosa non sta andando nei vostri metodi
Se lo vivete come un insuccesso irrimediabile vi scavate una buca profonda
Se cambiate la prospettiva e la vivete come un'opportunità per capire dove state sbagliando cosa correggere invece è un trampolino di lancio
Ogni insuccesso contiene in sè il seme equivalente di un successo
Ogni esame bocciato può contenere davvero il seme di un altro successo futuro L'importante è vederlo nella giusta prospettiva
Importantissimo ultimo punto favorite cercate di creare dei buoni rapporti positivi con i colleghi
Questo vi permetterà di sentire e di creare un senso di appartenenza, un riconoscimento personale e prevediamo che vi potrà molto aiutare
Quindi l'individuo è motivato quando tende a un obiettivo quindi si rappresenta un risultato da conseguire e ha una buona conoscenza e questo lo vedremo la prossima volta però è l'elemento fondamentale avere una buona conoscenza dei propri limiti e dei propri potenziali quella che noi chiamiamo un'autostima idea
Perché le persone motivate tendono a cimentarsi in compiti moderatamente difficili ma evitano quelli troppo facili e troppo difficili. L'idea è la giusta via. Viceversa persone meno motivate tendono a cimentarsi in compiti estremamente facili o estremamente difficili, evitando quelli difficili un po' per autosabotarsi. E a volte paradossalmente la scelta predilige i compiti molto difficili in cui il timore di fallire diminuisce perché tutti o quasi falliscono. L'ideale sarebbe il primo punto, tendere a cimentarsi in compiti moderatamente difficili.
Concludo dicendo che la motivazione non è tutto però è importantissima ingrediente fondamentale ma non è tutto
cioè da sola comunque non può assicurare una buona riuscita non perché volete a tutti i costi quel tipo di carriera professionale da sola come elemento può portarvi ad arrivare a questo
Sono necessarie altre cose, l'impegno per esempio e poi quello che abbiamo definito un buon metodo di studio che è il vostro principale metodo di lavoro
Questa lezione si conclude così e ci vediamo alla seconda lezione e ci addentriamo più specificatamente nella metodologia