Un libro inedito del 1932 contro il fascismo presentato dal curatore Alberto Castelli

Un libro nato per contrastare la diffusione del fascismo in Europa: lo ha scritto nel 1932 Andrea Caffi, filosofo, politico e giornalista italiano. Il volume, custodito negli archivi per 90 anni e dunque inedito, è stato pubblicato con il titolo «La dottrina fascista, o il fascismo nella storia superiore del pensiero» a cura del professor Alberto Castelli, docente del Dipartimento di Scienze umane e dell'innovazione per il territorio dell’Università dell’Insubria.
Una presentazione è in programma giovedì 27 aprile, alle ore 18 nella Biblioteca Civica di Varese, con interventi del curatore Alberto Castelli, di Carlo G. Lacaita, professore di Storia dell’Università degli Studi di Milano, e del giornalista e scrittore Cesare Chiericati.
Spiega il professor Castelli: «Nel 1932, sullo sfondo di una Parigi rifugio di molti antifascisti italiani, Andrea Caffi si dedica a un ampio studio per comprendere il fascismo, le sue idee, le sue origini e le ragioni del suo successo. Al centro del saggio c'è una riflessione sulla vacuità della cultura fascista e sul fatto che, in determinate situazioni, la demagogia, le formule facili e superficiali, il culto del capo e la violenza riescono a legittimare il potere, contro ogni evidenza di convenienza e di ragionevolezza. Caffi è convinto che il fascismo, più che una reazione preventiva contro il pericolo socialista, sia il portato di una profonda crisi di civiltà preparata nel corso di decenni di politiche reazionarie ed escludenti, approfondita nella Prima guerra mondiale ed esplosa per le conseguenze sociali, economiche e culturali di quest'ultima».
(Nella fotografia, ritratto d’epoca di Andrea Caffi)