Stagione concertistica: «Barocco e barocchismi»

ensamble

La Stagione concertistica dell’Università dell’Insubria conclude la sua diciottesima edizione il prossimo 24 maggio. Ad esibirsi, in un quadro di consolidata collaborazione transfrontaliera, sarà l’Ensemble Borromini, compagine svizzera guidata dalla violinista Barbara Ciannamea, che si propone come obiettivo la valorizzazione dei migliori talenti emergenti, la presenza di importanti solisti e l’esecuzione accurata di musiche cameristiche dei più diversi generi del grande repertorio. Il programma, impreziosito dal flautista Giovanni Mareggini, sarà un suggestivo itinerario musicale dal barocco di Vivaldi alle melodie neobarocche di John Rutter.

 

Venerdì 24 maggio 2019 – ore 18

 

Antonio Vivaldi

(Venezia, 1678 – Vienna, 1741)

Concerto n. 12 in sol maggiore “La Stravaganza” RV 298

Spirituoso e non presto

Largo

Allegro

 

  

Giovanni Battista Pergolesi

(Jesi, 1710 - Pozzuoli, 1736)

Concerto in sol maggiore

Spirituoso

Adagio

Allegro Spirituoso

 

 

Antonio Vivaldi

Concerto in re minore per archi e basso continuo, RV 127

Allegro

Largo

Allegro

John Rutter

(Londra, 1945)               

Suite Antique per flauto, clavicembalo e orchestra d’archi

Prelude

Ostinato

Aria

Waltz

Chanson

Rondeau 

 

ENSEMBLE BORROMINI

 

Barbara Ciannamea

violino

Giovanni Mareggini

flauto

 

 

La Stravaganza op. 4, è una serie di dodici Concerti scritti da Vivaldi tra il 1712 e il 1713. La raccolta fu pubblicata nel 1716 e dedicata al nobile veneziano “Signor Vettor Delfino”. Tutti i concerti sono orchestrati per violino solista, archi e basso continuo, ma alcuni richiedono solisti aggiuntivi (come un secondo violino o violoncello solista). Ciò che più colpisce della raccolta è l’incredibile inventiva di Vivaldi pur rimanendo all’interno di una cornice definita di forze strumentali e armoniche.

Se in vita, nonostante i numerosi riconoscimenti, la fama di Pergolesi era strettamente limitata all'ambiente musicale napoletano e romano, non deve sorprendere che questa figura di compositore, morto giovanissimo con una parabola artistica di soli cinque anni e tuttavia in grado di lasciare una manciata di composizioni indimenticabili, abbia potuto suggestionare poeti ed artisti che, nel corso dell'Ottocento, ne reinterpretarono la figura in chiave romantica. Tuttavia già alla metà del Settecento era immensamente più noto di quanto non fosse stato in vita: le numerose stampe delle sue composizioni iniziarono a viaggiare in tutta Europa, interessando autori minori o anche di rango elevato come Johann Sebastian Bach. Il suo concerto in sol maggiore per flauto, in stile galante come molti altri composti tra la seconda metà del diciottesimo secolo e la prima del diciannovesimo, è suddiviso in tre tempi secondo uno schema consueto: un primo tempo allegro e più denso, un secondo più lirico e cantabile e un terzo tempo vivace e tecnicamente brillante. Il tema affidato all’orchestra ha il compito di aprire, dopo qualche battuta, il sipario al protagonista, il flauto appunto, che ribadisce la tonalità e comincia a “giocare” puntando il faro sull’abilità e la generosità dell’interprete.

John Rutter, è compositore e direttore soprattutto di musica corale. La sua Suite antica, in sei movimenti, fu composta nel 1979 per un concerto nel quale era prevista l’esecuzione del quinto Concerto brandeburghese di Bach, cosa che convinse l’autore a usare lo stesso organico. La Suite ha di antico solo la suggestione, essendo le armonie e la condotta dello strumento solistico prettamente moderne. Il brano ha però ottenuto grande successo, per il garbo, la vivacità ritmica e la varietà dei singoli movimenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ensemble Borromini

L’Ensemble Borromini è una compagine svizzera che a partire dall’originario Quartetto omonimo ha ampliato la propria formazione includendo alcuni tra i migliori musicisti della regione insubrica, riunendoli sotto la guida della violinista Barbara Ciannamea. L’ensemble intende coinvolgere giovani musicisti di grande talento accanto a musicisti di chiara fama attivi come solisti, come cameristi nonché in qualità di prime parti in orchestre quali quelle della Svizzera italiana e del Teatro alla Scala di Milano. Il repertorio dell’Ensemble attraversa tutte le epoche storiche, dal barocco alla musica dei giorni nostri.

 

Barbara Ciannamea

Ha studiato con T. Major diplomandosi nel 1995 presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Si è poi perfezionata con Salvatore Accardo presso l’Accademia Stauffer di Cremona e con i maestri P. Vernikov, Z. Gilels ed I. Gruber presso la Scuola di musica di Fiesole e a Portogruaro. Ha conseguito il diploma di concertista presso il Conservatoire National Supérieur de Musique di Lione. In qualità di solista si è esibita sotto la direzione di E. Krivine e A. Nannut. Svolge un'intensa attività cameristica, e in qualità di secondo violino del quartetto Energie Nove ha registrato per la Televisione Svizzera i quartetti op. 74 e op. 95 di Beethoven e per la Radio Svizzera nazionale due quartetti di Prokof'ev e Janaceck pubblicati dalla casa discografica Dynamic. Lavora nell’Orchestra della Svizzera Italiana come sostituto prima parte.

 

Giovanni Mareggini

Diplomatosi col massimo dei voti sotto la guida di Sergio Ruscitti all’istituto Peri di Reggio Emilia, si è poi perfezionato con Conrad Klemm e Peter Lukas Graf presso l’Accademia Perosi di Biella.

Di particolare rilevanza l’attività svolta con l’Icarus Ensemble (di cui è uno dei fondatori) che lo ha portato ad esibirsi nei più importanti teatri e festival italiani ed internazionali in ensemble e come solista. In Italia ha al proprio attivo collaborazioni con artisti come Paola Gassman, Corrado Tedeschi, Amanda Sandrelli, Giovanni Lindo Ferretti, Enzo Iachetti, Claudia Kohl, Maddalena Crippa, Paolo Cevoli, Lorenzo Gioielli, con cantanti come Lucio Dalla e Ivana Spagna, scrittori e giornalisti come Gad Lerner e Paolo Nori. Ha tenuto corsi di perfezionamento a Gualdo Tadino (PG) e Brisighella (RA) ed è stato assistente alle Summer School di Andrea Griminelli. Svolge attività di docenza presso il Campus internazionale di musica di S. Arcangelo di Romagna e l’Associazione flautisti Montenegro a Podgorica e a Nagoya (Giappone), per Yamaha e per la Muramatsu flute e all’Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo Monti.

Di particolare rilevanza l’assegnazione, da parte della Conferenza Episcopale Italiana, dell’incarico di composizione, esecuzione e coordinamento delle attività musicali del Sinodo dei giovani di agosto 2018 alla presenza di Papa Francesco. Tra la fine 2018 ed inizio 2019 ha in programma tournée in Austria, Inghilterra ed in Giappone con la realizzazione di un disco di prime esecuzioni assolute dei più importanti compositori nipponici.

Quando

Venerdì 24 Maggio 2019,
Dal 18:30 al 19:30

Dove

Via Ravasi 2, Varese
Argomento: 
Territorio Insubria