Il cognome materno ai figli? Le novità legislative italiane e uno sguardo all’Europa in un convegno del Didec
Una giornata di riflessione su un tema molto attuale: «Il cognome della famiglia in diritto comparato: la situazione italiana dopo la sentenza della Corte Costituzionale 131/2022» è il titolo del convegno, aperto al pubblico, proposto dal Dipartimento di Diritto economia e culture dell’Università dell’Insubria venerdì 30 settembre dalle ore 10 alle 17 nell’Aula Magna del Chiostro di Sant’Abbondio a Como.
Come spiegano organizzatori, la professoressa Barbara Pozzo e il dottorando Giuseppe Ragucci, la questione del cognome della famiglia ha radici lontane nella cultura giuridica italiana e, in particolar modo, nelle norme che definiscono l’identità dell’individuo; nel corso del tempo è stata oggetto di approfondimenti ed accesi dibattiti sia in seno alla comunità scientifica che a quella politica. La recente sentenza della Corte Costituzionale 131/2022, mediante la parificazione dei cognomi (paterno e materno), ha aperto le porte a un ripensamento delle previsioni in materia di scelta del cognome del nascituro, che renderà pertanto auspicabile l’intervento del legislatore.
Apriranno i lavori i professori Michele Graziadei, Università di Torino e Presidente Sird, e Francesca Ruggieri, direttrice Didec, con Vincenzo Spezziga ed Elisabetta Brusa, presidenti dell’Ordine degli Avvocati rispettivamente di Como e di Varese.
Il convegno si onora della presenza della giudice redattrice della sentenza, la professoressa Emanuela Navarretta, che ripercorrerà le argomentazioni della Corte Costituzionale che hanno portato all’innovativa sentenza sul tema del cognome della famiglia, così come di accademici che illustreranno le diverse impostazioni date al cognome della famiglia nei diversi contesti giuridici nazionali ed europeo.
Interverranno Maria Medina Alcoz dell’Universidad Rey Juan Carlos-Madrid sul diritto spagnolo, Philippe Chauviré dell’Université Sorbonne Paris Nord sul diritto francese, Barbara Pozzo dell’Insubria sul diritto tedesco, Stefano Fanetti dell’Insubria sul diritto svizzero, Antonello Miranda dell’Università degli Studi di Palermo sui sistemi di common law, Silvia Marino dell’Insubria sulla prospettiva europea.
Il convegno, che si inserisce nelle attività del Dottorato in Diritto e scienze umane e della Cattedra Unesco su Uguaglianza di genere e diritti delle donne nella società multiculturale, è stato accreditato dagli Ordini degli Avvocati di Como e di Varese.
(Nella fotografia: la professoressa Barbara Pozzo)